La tassa di soggiorno per turisti non residenti a Bari è ormai realtà. La Giunta comunale ha approvato il regolamento per la sua applicazione. Entrerà in vigore il primo giorno del secondo mese successivo alla pubblicazione della delibera di approvazione sul sito del ministero dell'Economia e delle Finanze. Le tariffe dell’imposta, differenziate in forza della categoria alberghiera e della durata del soggiorno, saranno definite con una successiva delibera del Comune.
A cosa servirà la tassa
Quello che entrerà nelle casse del Comune dall'applicazione dell'imposta di soggiorno sarà destinato al finanziamento di interventi in materia di turismo.
Il regolamento
Nel regolamento approvato in Comune, sono stati stabiliti i soggetti a cui è rivolta, le esenzioni e le riduzioni, gli obblighi dei gestori sulle strutture ricettive, dei gestori delle piattaforme informatiche. Tra le altre cose sono presenti anche le sanzioni applicabili nei casi di non pagamento della tassa, da 100 a 500 euro.
Strutture ricettive in cui si pagherà
La tassa di soggiorno sarà applicata ai pernottamenti in strutture ricettive, anche all'aria aperta, sull'intero territorio comunale. Si parla quindi di:
- campeggi
- agriturismi
- strutture di turismo rurale,
- aree attrezzate per la sosta temporanea,
- bed & breakfast,
- case vacanze,
- case e appartamenti per vacanze,
- esercizi di affittacamere,
- case per ferie,
- residenze turistico-alberghiere,
- alberghi,
- villaggi turistici,
- ostelli,
- alloggi vacanze,
- immobili occasionalmente usati a fini ricettivi,
- alberghi diffusi
Le esenzioni
Saranno esenti dal pagamento della tassa di soggiorno: i residenti del Comune di Bari, i minori entro il quattordicesimo anno di età, gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici, i malati e coloro che assistono degenti ricoverati presso strutture sanitarie, gli studenti universitari fuori sede iscritti a qualunque università avente sede nel Comune di Bari, persone con disabilità beneficiarie dell’indennità di accompagnamento, gli appartenenti alle forze di Polizia statale, provinciale e locale, nonché al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco che pernottano per esigenze di servizio, i soggetti che alloggiano in strutture ricettive a seguito di provvedimenti adottati da autorità pubbliche, per fronteggiare situazioni di carattere sociale o di emergenza, i volontari che prestano servizio in occasione di calamità, il personale dipendente della gestione della struttura ricettiva e i i visitatori in viaggio per motivi concorsuali.
Il commento dell'assessora alla Cultura
"La città di Bari, che negli ultimi anni ha vissuto importanti trasformazioni - ha commentato l'assessora alla Cultura, Ines Pierucci - è ormai una città europea e l’imposta di soggiorno le permetterà di adeguarsi agli standard di altre grandi città conservando, da un lato, l’autenticità della sua identità culturale e, dall’altro, rilanciando una vocazione culturale sempre più forte sostenuta da servizi più efficienti e da un’offerta complessiva di livello internazionale».