Bocciato perché aveva scelto la Dad. Il Tar annulla la bocciatura allo studente

Bocciato perché aveva scelto la Dad. Il Tar annulla la bocciatura allo studente
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Martedì 25 Gennaio 2022, 17:58 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:08

Aveva scelto di seguire le lezioni in Dad, ma era stato bocciato. I giudici però hanno dato ragione allo studente e non ai professori. Così il Tar ha annullato la bocciatura dello studente del terzo anno del liceo linguistico di Bari.

La decisione die giudici amministrativi

La scuola «sembra giudicare negativamente il merito della scelta», fatta dai genitori di un liceale barese che hanno optato per la didattica a distanza, «di tutelare la salute del figlio in un periodo particolare come quello dell'anno scolastico 2020-2021». «Scelta, peraltro, effettuata nel rispetto delle rigorose, quanto discusse disposizioni emergenziali regionali in Puglia». Sulla base di queste motivazioni il Tar Puglia ha accolto il ricorso di una famiglia barese, annullando la bocciatura decisa nel giugno 2021 dai docenti di un liceo linguistico nei confronti di uno studente del terzo anno.

Le motivazioni nella sentenza del Tar

«La bocciatura scolastica subita dall'allievo - dicono i giudici nella sentenza - resta carente di motivazione e adottata in assenza di una ragionevole e adeguata valutazione di tutti gli elementi caratterizzanti l'anno scolastico 2020/2021, durante il quale l'allievo ha seguito le lezioni con la modalità della didattica digitale integrata».

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La scuola, cioè, non avrebbe tenuto «conto delle oggettive difficoltà dell'anno scolastico, durante la fase più recrudescente dell'emergenza pandemica da Covid 19».

Per il Tar «non si è considerato che le lezioni, come i corsi di recupero, non erano in presenza e, in un certo senso, si giunge a stigmatizzare il fatto che 'la famiglia avrebbe optato per la Dad', come elemento penalizzante nella valutazione dei docenti».

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Il Tar, prima di pronunciarsi nel merito con l'odierna sentenza, aveva già disposto la sospensione della bocciatura. Questo aveva consentito allo studente di cominciare il nuovo anno scolastico, a settembre 2021, iscrivendosi al quarto anno in un altro istituto superiore, «dove - rilevano i giudici - ha iniziato con sufficiente profitto un nuovo percorso scolastico, integrandosi in una nuova classe con nuovi compagni e nuovi docenti». 

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