Dal Libertà al Murattiano i residenti raccolgono le firme: «Sporcizia e degrado»

Sporcizia e degrado nei rioni di Bari
Sporcizia e degrado nei rioni di Bari
di Samantha DELL'EDERA
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Mercoledì 27 Luglio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 22:26

Strade sporche, cassonetti rotti, poca sicurezza a Bari. I residenti del primo municipio sono sul piede di guerra e hanno deciso di avviare una raccolta firme per chiedere al Comune il ripristino del decoro nelle strade dei rioni Libertà, Murat, San Nicola, Madonnella, Japigia e Torre a Mare.

La petizione

Ieri è partita la petizione che sarà indirizzata al sindaco Antonio Decaro, al presidente del primo municipio Lorenzo Leonetti e ai consiglieri municipali e comunali. «Nel quartiere Libertà, ma pressoché in tutto il municipio 1 – si legge nel testo della petizione - la sensazione di insicurezza nelle persone è sempre più evidente a causa di episodi di violenza e di criminalità; molteplici sono le strade che necessitano di una pulizia ordinaria e straordinaria; diversi sono i cassonetti lesionati».

I residenti chiedono un presidio fisso delle forze dell’ordine «su quelle piazze pubbliche dell’intero municipio 1 – continua la petizione - dove si sono registrati casi di violenza o di criminalità, come piazza del Redentore, così da garantire, specie nelle ore serali e notturne, un presidio territoriale per affrontare le situazioni di illegalità». Chiedono di predisporre programmi per il contrasto della criminalità individuando le zone del quartiere maggiormente a rischio e di avviare un programma di pulizia delle strade oltre che di sostituzione dei cassonetti rotti.

I residenti: «Siamo stanchi»


A lanciare la petizione Luca Bratta, residente del rione Libertà. «Siamo stanchi – spiega – da mesi denunciamo situazioni che ormai sono al collasso, da piazza Redentore a piazza Madonnella fino all’Umbertino». Sotto accusa le piazze trasformate in ricettacolo di rifiuti e terre di nessuno, dove scorrazzano liberamente auto e bici elettriche, in spregio ai pedoni. Dove i portoni vengono usati come bagni pubblici. «Ogni mattina troviamo di tutto sulle scale dei nostri portoni – raccontano altri residenti – dai preservativi agli escrementi. Uno schifo e nessuno fa nulla. Quelle telecamere installate ad esempio in piazza Redentore funzionano? Perché nessuno interviene quando ci sono le auto che transitano tranquillamente in piena area pedonale?».
Ma i problemi non riguardano solo piazza Redentore. L’elenco delle criticità è lungo: ci sono le piazze come Cesare Battisti, piazza Risorgimento, piazza Umberto ed ancora il centro con le molestie denunciate nei confronti di ragazzine, la mala movida dell’Umbertino.

L'esposto

Proprio dall’Umbertino è partito un esposto firmato da circa 140 residenti e presentato in Procura e alla Magistratura. Esposto che sarà oggetto di un vertice questa mattina convocato dal prefetto Antonia Bellomo. «Ma anche Torre a Mare o San Giorgio – continua ancora Bratta – ci sono troppi atti di bullismo, pochi controlli e soprattutto i turisti più volte hanno detto che Bari non è sicura. Non a caso siamo tre le 30 città più pericolose d’Europa secondo una recente classifica stilata da Numbeo, un database in cui gli utenti forniscono informazioni su città e nazioni rispondendo a dei sondaggi diretti dei residenti o dei turisti».
La petizione sarà quindi consegnata al sindaco. «Se sarà firmata da almeno 200 persone – continua il testo della raccolta firme – dovrà essere affrontata da un organo competente comunale. Se la petizione sarà sottoscritta da almeno mille persone, ciascun consigliere comunale potrà richiedere, con apposita istanza rivolta al Presidente del Consiglio Comunale, che il testo della petizione venga posto in discussione nella prima seduta utile di Consiglio». L’obiettivo dei residenti è quindi di fare arrivare il caso proprio in Consiglio comunale.

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