Impedirono sgombero migranti: per questo motivo la Procura di Bari ha fatto notificare trenta decreti penali di condanna nei confronti di altrettanti indagati per i reati di “manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale”.
I fatti
Era il 22 dicembre 2020, quando le forze dell'ordine tentarono lo sgombero dei circa 60 migranti che vivono nell'ex liceo Socrate di Bari, occupato da circa un decennio, a seguito di un principio di incendio all'interno della struttura che la rese inagibile. In quella occasione centinaia di cittadini e rappresentanti di associazioni portarono solidarietà e aiuto, cibo e coperte, ai migranti rimasti per strada.
A dare notizia dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria nei confronti di chi quel giorno protestò contro il tentativo di sgombero, poi non portato a termine allo scoccare del coprifuoco all'epoca in vigore per le norme Covid, sono in una nota congiunta dodici tra associazioni, sindacati e partiti baresi, spiegando che «il prezzo della solidarietà, del preoccuparsi degli altri e delle altre, secondo lo Stato è pari a 146 mila euro, dai 4.700 ai 7.500 euro a testa, o dai sei mesi ai due anni di carcere».
«Non entriamo nel merito del procedimento penale - dicono - ma un dato incontrovertibile è che se il Comune di Bari e la Regione Puglia avessero dato seguito agli accordi stipulati con la comunità del Socrate, nessuno di noi oggi dovrebbe far fronte ad un decreto penale e 60 persone vivrebbero con maggiore tranquillità le proprie esistenze».