Bari, la scuola parte con un esercito di precari: 3.800 supplenti

Bari, la scuola parte con un esercito di precari: 3.800 supplenti
di Samantha DELL'EDERA
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Venerdì 9 Settembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:15

La prima scuola a partire con il servizio di refezione sarà un istituto di Santo Spirito il 19 settembre. La maggior parte invece avvierà il trasporto e la refezione dal 3 ottobre. Sono cominciati ieri gli incontri tra i presidi e l’amministrazione comunale per fare il punto della situazione sull’avvio dei servizi. Molti istituti a Bari si trovano in affanno a causa della mancanza di personale Ata ed è per questo che trasporto e refezione partiranno a scuola ormai iniziata.

Problemi con il personale Ata

«Noi siamo disponibili ad avviarli dal primo giorno di rientro in classe – spiega l’assessore all’Istruzione, Paola Romano – ma molte scuole hanno problemi con il personale Ata. C’è chi ha avuto i collaboratori e riesce a garantire la sorveglianza perché ad esempio la scuola è costituita da pochi plessi, chi invece si trova ad avere più plessi e non abbastanza personale per monitorarli in maniera efficace. Per questo stiamo incontrando i presidi, stiamo raccogliendo le loro disponibilità per poi partire».
Durante gli incontri sono state illustrate anche le novità del trasporto scolastico, come ad esempio l’eliminazione dei tesserini che ogni volta dovevano essere prelevati dalle famiglie nei municipi. «Ora basterà un Qr code che le famiglie riceveranno e dovranno conservare per tutto l’anno – spiega ancora Romano – questo proprio per poter rendere più rapide le procedure di iscrizione al servizio. Abbiamo ricordato alle scuole anche che abbiamo riaperto le iscrizioni al servizio di trasporto fino al 18 settembre».

Per le mense invece risultano circa 4mila iscritti. «Gli incontri continueranno anche nei prossimi giorni – conclude Romano – tendenzialmente gli istituti stanno optando per avviare i servizi dal 3 ottobre. C’è da dire che mentre per la mensa anche la singola scuola può partire da sola, per il trasporto il discorso è un po’ più complicato. È necessario ottenere il via libera da un gruppo di istituti appartenenti almeno alla stessa zona».

Ore difficili per gli istituti

Insomma sono ore davvero difficili per gli istituti che stanno cercando di fare incrociare i turni del personale per garantire anche la semplice apertura e chiusura delle scuole. A Bari e provincia sono state 6.018 le assegnazioni per il personale Ata di cui 3.739 di collaboratori scolastici. Numeri molto bassi rispetto alle reali esigenze delle scuole. Come ha denunciato anche il sindacato. «In alcuni casi i posti non sono neppure sufficienti a garantire la sorveglianza – spiega Roberto Calienno, segretario generale della Cisl scuola Puglia - e quindi ancor di più le eventuali operazioni straordinarie di sanificazione previste dai protocolli del ministero. Le scuole sono davvero in difficoltà e non sanno come garantire i servizi essenziali. Sarebbe opportuno che il Ministero riconfermasse l’organico Covid e comunque servirebbero almeno 800 collaboratori scolastici in più in tutta la regione». 

L'esercito dei precari

Ma non solo personale Ata. In Puglia l’anno scolastico comincerà con le cattedre occupate da un esercito di precari. Secondo il segretario generale della Uil Scuola Puglia, Gianni Verga, «sono 8.559 i supplenti chiamati in cattedra a ricoprire le sedie rimaste vuote per effetto di una politica miope che considera la scuola come fanalino di coda di questo Paese». Di questi 3.819 in provincia di Bari. «E’ la conseguenza, prevedibile e annunciata, di regole poco chiare, approssimazione ed errori evitabili sulle assegnazioni delle supplenze a causa di un algoritmo ministeriale di difficile interpretazione. Si ritorni alle convocazioni in presenza, forse meno “tecnologiche”, ma sicuramente più efficaci e trasparenti», conclude Verga.

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