Bari, ancora irrisolto il caso dello scheletro nel canalone: l'ipotesi è di un corpo gettato nella lama

Bari, ancora irrisolto il caso dello scheletro nel canalone: l'ipotesi è di un corpo gettato nella lama
Bari, ancora irrisolto il caso dello scheletro nel canalone: l'ipotesi è di un corpo gettato nella lama
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Venerdì 14 Gennaio 2022, 18:27 - Ultimo aggiornamento: 18:32

Il caso è ancora aperto dopo diversi giorni: potrebbe essere un corpo gettato da qualcuno sotto l'argine del canalone - la lama a sud di Bari che sfocia sul mare vicino alla spiaggia di Pane e Pomodoro - quello i cui resti sono stati trovati lo scorso 2 gennaio.

Sono trascorsi più di dieci giorni dall'inizio degli accertamenti sullo scheletro appartenente ad un uomo adulto di età stimata compresa tra 50 e 70 anni e deceduto almeno nell'ultimo decennio: non è riconducibile alle due persone scomparse da anni sulle quali si era concentrata l'attenzione di inquirenti e medici.

Gli accertamenti nei giorni scorsi

Nei giorni scorsi i famigliari di Antonio Loconsole, 72enne scomparso da Poggiofranco nell'agosto 2006 e di Gaetano Addante, 60enne di Capurso scomparso nell'ottobre 2019, gli unici due dell'elenco delle persone scomparse i cui profili sembravano corrispondere a quello delle ossa ritrovate, hanno fornito all'istituto di medicina legale del Policlinico di Bari le ortopantomografie dei propri cari, cioè le radiografie delle arcate dentarie, che hanno dato esito negativo alla comparazione.

Escluse queste due ipotesi, l'esperto antropologo forense Francesco Introna e il collega medico legale Biagio Solarino procederanno all'analisi del dna e degli effetti personali trovati con lo scheletro: una maglia bianca, una sciarpa e una coperta.

Sul caso la Procura di Bari ha aperto una indagine coordinata dal pm Michele Ruggiero, che ha come obiettivo primario la identificazione dei resti e poi, laddove possibile, la causa del decesso.

Sulla ossa, hanno accertato i medici, non vi sono lesioni come fori di colpi di arma da fuoco o da taglio.

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