Non c’è alcuna emergenza in merito ai casi di scarlattina e mononucleosi registrati negli asili di Bari. A tranquillizzare gli animi, e soprattutto chiarire quanto sta accadendo, è la Asl Bari, e precisamente il dipartimento di Prevenzione, che di questo tipo di situazioni si occupa. Nello specifico, fanno sapere, la recrudescenza di casi di questo tipo di malattie infettive è stata registrata nell’ultimo mese in città, ma si tratta di una situazione abbastanza diffusa, comunque, che non riguarda solo la città di Bari, ma tutta la provincia e la regione Puglia.
Inoltre, sottolineano, si tratta di due malattie infettive che non prevedono una profilassi e una terapia preventiva, ma per evitare la diffusione del contagio ci si può affidare solo ad indicazioni da seguire, sia da parte degli istituti scolastici che da parte dei genitori.
L'invito alle famiglie
L’invito, quindi, a tutti i genitori di bambini in città, sia a quelli che frequentano le scuole colpite dai casi, che a quelli che vanno in istituti dove finora non ne sono stati registrati, è quello di «tenere a casa i bambini che presentano sintomi».
I casi segnalati nelle ultime settimane
I casi, nelle ultime settimane, erano stati segnalati all’interno della scuola dell’infanzia facente parte dell’istituto comprensivo “Perone-Levi” al quartiere Libertà, mentre nelle scorse settimane le segnalazioni erano arrivate dall’istituto comprensivo Montello Santomauro dove il 25 gennaio erano stati registrati tre casi alla scuola dell’infanzia, il 17, il 19 e il 24 gennaio, arrivati poi a sette il primo marzo. A novembre, invece, un caso era stato segnalato alla scuola dell’infanzia De Fano, facente parte dell’istituto comprensivo Don Milani, dove un ulteriore caso è datato 22 febbraio 2023.
Tutti gli istituti scolastici avevano seguito la procedura prevista, e avvisato con una apposita circolare le famiglie dei bambini frequentanti le strutture, invitando loro, come sottolineato dal Dipartimento di Prevenzione, a «monitorare l’insorgenza di eventuali sintomi e non mandare il proprio figlio a scuola se non sta bene», oltre che «consultare il pediatra per valutare l’opportunità della frequenza». Ricordiamo che entrambe le malattie, sia la scarlattina che la mononucleosi, si trasmettono attraverso la saliva, anche se la prima ha un periodo di incubazione più lungo (circa 30 giorni) rispetto alla seconda.
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