Nonostante la crisi del commercio di cui da tempo si parla a Bari, c’è un settore che sembra non risentirne. Stiamo parlando di bar e ristoranti, che dopo aver vissuto anni molto difficili durante la pandemia, con le chiusure che li hanno messi in ginocchio, ora sembrano essersi risollevati nonostante le tante difficoltà legate anche all’aumento dei costi e delle spese. Ma anche le strutture ricettive, su cui molto si è parlato in questi mesi, soprattutto in merito alla presunta presenza di tante attività non regolari, stanno spuntando come “funghi” in ogni zona della città.
L'analisi di Confcommercio
Un aumento considerevole soprattutto nella città vecchia dove i residenti lamentano in qualche modo il fatto che ormai ci siano più b&b e alloggi per turisti di quanto non ci siano abitazioni dei residenti che sempre di più si stanno spostando altrove.
Almeno questo è il quadro che emerge analizzando i dati relativi alle aperture e chiusure delle attività commerciali in città.
Una situazione che molto probabilmente è strettamente collegata al grande lavoro di marketing territoriale messo in atto negli ultimi anni da Comune e Regione per far diventare la città di Bari una meta turistica 365 giorni all’anno, e non solo un luogo di passaggio verso altri lidi della stessa regione o luogo dove passare al massimo un giorno per San Nicola. E questo stesso aspetto può avere giocato un ruolo molto importante nell’evitare che i bar e i ristoranti risentissero tantissimo di quanto accaduto a causa del Covid, quando questa tipologia di attività è risultata essere in qualche modo quella più penalizzata, e in alcune occasioni, come sottolineato dagli stessi titolari di questo tipo di attività, considerati in qualche modo causa di diffusione del virus.
I dati che parlano, infatti, di una situazione stabile al riguardo, dal 2019 al giugno 2022, indicano proprio che se qualche attività non ce l’ha fatta, ce ne sono altre che hanno deciso di aprire, come le tante che negli ultimi mesi hanno invaso la via centrale dello shopping di Bari, ovvero via Sparano. Dalla statistica resa nota dall’ufficio studi Confcommercio su dati del centro studi delle camere di commercio G. Tagliacarne è possibile osservare che nel 2019 il totale dei bar e ristoranti presenti a Bari erano 1.367 (di cui 278 nel centro storico e 1.089 fuori dal centro storico), mentre a giugno del 2022 il numero era diventato pari a 1.377, ovvero dieci in più rispetto a prima del Covid con una sola attività in meno nel centro storico (277), mentre ne sono 11 in più fuori dal centro storico. Dati che devono far riflettere anche su quello che potrebbe essere il futuro della città stessa, e su cui ragionare per comprendere su cosa effettivamente si debba investire nel prossimo futuro.
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