Bari, museo a cielo aperto: dieci murales al San Paolo. C'è anche San Nicola

Bari, museo a cielo aperto: dieci murales al San Paolo. C'è anche San Nicola
di Riccardo RESTA
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Venerdì 3 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:27

“Mistero” risolto. In tanti si stavano chiedendo che fine avesse fatto il decimo murale previsto nel progetto di trasformazione del rione San Paolo a Bari in un vero e proprio “quartiere museale” a cielo aperto, e finalmente l’opera è arrivata. Si tratta del murale realizzato dal noto street artist francese C215, al secolo Christian Guemy, che nelle scorse ore ha iniziato la realizzazione di un ritratto di San Nicola sulla facciata di una palazzina in via Cozzoli.

Il quartiere museale


Con la decima opera murale ormai prossima alla conclusione, arriva a completamento QM San Paolo - Quartiere Museale San Paolo, il progetto artistico realizzato dalla fondazione Mecenate 90 con il coinvolgimento di artisti del panorama locale, nazionale e internazionale. La realizzazione dell’opera, programmata insieme alle altre nove per lo scorso 24 ottobre (quando fu di fatto inaugurato il progetto), era slittata per motivi logistici, che sembrerebbero legati al ritardo nell’arrivo dei materiali di cui l’artista si sta servendo per tratteggiare il suo San Nicola sui muri del San Paolo. Ma ora, finalmente, il cerchio si chiude, con il completamento delle dieci opere di altrettanti artisti. Il tutto, però, dopo una serie di polemiche sui social. In parecchi, infatti, già presagivano che il progetto sarebbe rimasto monco, orfano di uno dei suoi tasselli più pregiati; e sotto, quindi, con gli interrogativi sul costo di realizzazione dei dieci murales sulle facciate delle palazzine nel popoloso quartiere a nord di Bari.

Il decimo murale


A mettere un punto è stata Micaela Paparella, consigliera comunale delegata del sindaco ai beni culturali, che postando foto in cui posa davanti alla gru su cui sta lavorando C215, scrive sui social: «L’ artista urbano C215 Christian Guemy dalle celebrazioni per Josephine Baker al Pantheon di Parigi al fianco di Emanuel Macron direttamente al quartiere San Paolo di Bari per la facciata della decima palazzina in via Cozzoli n.2 del QMSan Paolo».
«Per quelli che si chiedevano dove fosse finito, e per gli altri che non riuscivano persino a dormirci la notte, ecco all’opera l’artista C215, mentre realizza il decimo murale.

QM San Paolo è in procinto di essere ultimato», il commento di Nicola Schingaro, presidente del Municipio III, non senza una certa dose di sarcasmo. Il progetto di “museoformazione” urbana del San Paolo, basato sugli esiti dello studio condotto dai ricercatori di Mecenate 90 coordinati dalla professoressa Mariella Pacifico, è sostenuto dal Comune di Bari e dalla Regione Puglia con «L’intento di avviare un percorso di rigenerazione attraverso l’arte urbana intesa come strumento di bellezza in grado di migliorare il contesto fisico e sociale stimolando un maggior senso di appartenenza della comunità», come si legge in una nota diramata da Palazzo di città.


Quanto ai dettagli tecnici, l’opera è realizzata con spray su intonaco, per una dimensione di 10 metri per 14 metri. Il murale ritrae San Nicola, il patrono di Bari, interpretato attraverso l’avanguardistico schema cognitivo dell’artista francese C215, considerato a ragione un maestro nella ritrattistica su formati urbani. Cresciuto tra codici street e modelli tecnologici, l’artista francese porta la pittura in un mondo ibrido, che spazia fra concetti iconografici quasi agli antipodi, come la percezione ottica e gli schemi rinascimentali. Le sue sintesi figurative colgono le vertigini comunicative della cultura su larga scala, mostrando un substrato persistente che rende i suoi volti una «Metafisica iconica del continuo presente», si legge nella descrizione dell’opera diramata dal Comune di Bari. Qui a Bari, l’artista C215 prende in mano il santo patrono con un «Rispetto da pittore umbro del Quattrocento, cogliendo l’umanità dello sguardo, la natura amorevole ma anche determinata di chi protegge e guida le genti. Il suo San Nicola fonde il futuro figurativo nelle radici italiche di un’alchimia che bacia gli sguardi».

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