È uno dei quartieri più popolosi della città (ha la più alta densità abitativa, pari a 19.269 abitanti per chilometro quadrato), quello in cui si contano il maggior numero di famiglie monoparentali, la zona forse più antica di Bari dopo la città vecchia. Stiamo parlando del quartiere Libertà, abbastanza centrale da non essere periferia, ma non così tanto da essere considerato parte del centro. Confina con il quartiere Murat e da un certo punto di vista viene considerato una periferia del centro. Al suo interno insistono realtà molto diverse tra di loro. Nelle zone che confinano con il centro, e in quelle che vanno verso gli altri quartieri, si nota la presenza di famiglie “importanti”, che abitano in case altrettanto “importanti”, che convivono con situazioni che a volte rasentano il degrado.
Le contraddizioni in pochi metri di strada
Basta percorrere via Principe Amedeo dall’inizio alla fine per accorgersi di questa incongruenza.
I cantieri fermi nella zona
Nello stabile oggi è presente il job center Porta Futuro e il mercato rionale (in condizioni sicuramente non ottimali), e che dovrebbe a breve ospitare Porta Futuro 2 e una nuova caserma dei carabinieri. Per non parlare del grande progetto che dovrebbe realizzare Invimit, che riguarda la porzione dello stabile di proprietà dell’università di Bari, dove dovrebbe sorgere il nuovo Cnr. Ad oggi, l’unico progetto che però sta andando avanti nel quartiere è quello dell’ex Gasometro, altro storico punto del quartiere, che costeggia corso Mazzini e il mercato lì presente. Da pochi mesi, dopo anni di stop e di contenziosi, è partito il cantiere per la realizzazione di un grande parco urbano. Un progetto importante per il Libertà che da sempre lamenta la mancanza di luoghi di aggregazione, per i più giovani e non solo. Anche se sono molti i cittadini scettici sul progetto. D’altronde le ultime strutture realizzate hanno fatto una “brutta fine”.
Il vandalismo
Piazza Disfida di Barletta è stata da subito preda di vandali che hanno divelto le panchine e ridotto male la pavimentazione. Per non parlare del giardino Mimmo Bucci, per il quale sono state fatte diverse ordinanze, per permettere che non diventasse terra di nessuno, che sono però state tutte o quasi disattese, al punto che in alcune ore della giornata resta preda di chi lo ritiene “casa sua” al punto da chiudersi i cancelli dietro. Lo stesso chiosco presente all’interno non ha avuto fortuna, e dopo un affidamento di un anno ai salesiani ora è vuoto da tempo. Lo scorso dicembre si parlava di un affidamento a un privato, ma ad oggi nulla è ancora stato fatto. In ultimo, non possiamo non citare piazza Risorgimento che, dalla sua riqualificazione, ha visto diverse volte dover intervenire l’amministrazione comunale per il ripristino di ciò che era stato distrutto e che diverse denunce dipingono come terra di nessuno. Resta in sospeso il problema via Manzoni che da via dello shopping è diventata zona quasi off limits, con più saracinesche abbassate che aperte, e per la quale il Comune di Bari sta pensando alla pedonalizzazione per rivitalizzare la zona, pur combattendo contro le reticenze dei commercianti ancora presenti.
La voce dei residenti
«Vivo qui da sempre – racconta Aldo, incontrato mentre porta a spasso il cane nei pressi della Ex Manifattura -. Dispiace vedere questa struttura abbandonata, il mercato è in condizioni pietose. Speriamo che presto apra la stazione dei carabinieri, ci farebbe sentire più sicuri. Ma per ora il cantiere sembra ancora in alto mare». Ma c’è anche chi è ottimista per il quartiere Libertà: «Sono nata qui, dalle parti del tribunale e ho sempre vissuto tra queste vie anche se ho cambiato casa diverse volte – racconta Grazia, 67 anni -. Mi piace vivere qui, è un quartiere vicino al centro, è ben servito. Mi dispiace vedere via Manzoni ridotta com’è, ricordo quando ero piccola ed era bello andare a fare acquisti in quella strada. Ora dicono di volerla far diventare pedonale, chissà come sarà».