È stato reso possibile da una legge approvata in Puglia qualche giorno fa e oggi è diventato realtà. C'è stato oggi il primo accesso di un familiare nella terapia intensiva Covid del Policlinico di Bari, con tuta, doppio guanto, mascherina ffp3 e occhiali di protezione.
Il coordinatore infermieristico del reparto ha assistito nella fase di vestizione la moglie del paziente critico ricoverato, avendo cura che indossasse correttamente tutti i dispositivi di sicurezza, gli stessi che utilizzano gli operatori sanitari. Poi l'accesso e finalmente il contatto visivo ed emotivo che è mancato nel lungo ricovero.
Le regole per le visite
La Regione Puglia ha approvato il 4 maggio la legge per «per assicurare gli incontri in ambito ospedaliero tra i pazienti in condizioni critiche e i loro familiari» e l'azienda ospedaliero universitaria Policlinico di Bari si è dotata di un regolamento provvisorio di accesso alla struttura per le maxi emergenze in Fiera del Levante e nella terapia intensiva covid del Policlinico.
La valutazione della condizione clinica di criticità del paziente e il beneficio che la visita potrà produrre è di competenza del direttore dell'unità operativa o di un medico delegato. Il familiare che richiede l'accesso diretto è informato sul rischio e sottoscrive un apposito modulo di avvenuta informazione, dichiarando anche sotto la propria responsabilità se è vaccinato o guarito da Covid.
«Abbiamo voluto subito offrire l'opportunità di visita ai parenti dei pazienti Covid in fase critica che viene riconosciuta loro dalla legge regionale - dice il direttore generale Giovanni Migliore - .