A dieci giorni dal Bari Pride, dopo le polemiche tra Regione Lazio e la sfilata dell'orgoglio della Capitale, per la manifestazione barese sono arrivati i patrocini della Regione Puglia, del Comune di Bari, dell'ordine degli assistenti sociali della Puglia, dell'Università degli Studi di Bari e del Garante per i minori. Domani mattina durante la presentazione dell'evento sarà annunciata anche la madrina.
La protesta degli organizzatori
La Regione aveva dato il suo supporto nel 2019, ma - come spiegano gli organizzatori della sfilata arcobaleno, che quest'anno festeggerà i venti anni - il Bari pride rinunciò come atto di protesta contro lo stallo, mai concluso, sul disegno di legge regionale contro l'omolesbobitransfobia. «Noi, dopo lo strappo consumatosi nel 2019, quest'anno, in questo clima politico a livello nazionale, abbiamo deciso di chiedere il patrocinio gratuito della Regione Puglia. E lo abbiamo ottenuto», hanno scritto nella nota.
Le motivazioni del Garante dei minori
Il Garante dei minori ha spiegato le motivazioni alla base della scelta del patrocinio all'evento del 17 giugno. «Da tempo ci battiamo per la strutturazione di momenti di formazione e informazione rivolti non solo a ragazzi ma anche al corpo docenti - si legge - con particolare attenzione all'educazione al benessere, alla salute psicologica, all'affettività e alla sessualità, un percorso di alfabetizzazione emotiva che richiede uno sforzo radicale».
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