Bari, Parco Rossani senza controlli: «Più telecamere contro il vandalismo»

Bari, Parco Rossani senza controlli: «Più telecamere contro il vandalismo»
di Elga MONTANI
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Sabato 2 Aprile 2022, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 09:05

Gli ultimi episodi accaduti al parco della ex Caserma Rossani, inaugurato da poco più di dieci gironi, hanno acceso i riflettori sui luoghi di aggregazione e socializzazione di Bari, negli ultimi tempi teatro di episodi di vandalismo e non solo. Tutti i baresi in qualche modo si aspettavano che anche il parco Rossani venisse vandalizzato, anche se non ci si aspettava accadesse così presto.

L'ultimo episodio

E l'ultimo episodio denunciato, relativo all'aggressione di un ragazzino da parte di un gruppo di coetanei, non ha fatto che incrementare una situazione di disagio nella popolazione, soprattutto dopo la serie di eventi che negli ultimi mesi hanno interessato la città.


Da sottolineare che, anche in una giornata di pioggia come quella di ieri, il parco era vivo.

C'erano ragazzi a giocare a basket, altri nella zona dello skatepark, per non parlare delle famiglie con bambini o di chi sfrutta questo tipo di aree all'aperto per fare sport. Carlotta è una bella ragazza bionda, corre per i viali del parco e ha alle orecchie le cuffiette per ascoltare la musica, quando la fermiamo. Resta stupita nel venire a sapere gli episodi che si sono già verificati. «È la prima volta che vengo qui racconta non sapevo nulla di quanto accaduto in questi giorni, e sinceramente mi dispiace. Il parco è bello, anche se c'è poca vegetazione, ma visti gli alberi spero che crescano con il tempo».

«Non è sicuramente parco Due Giugno prosegue ma è una bella struttura. Penso che il fine di un'area di questo tipo sia quello di far divertire i ragazzi, come il gruppo che ora sta giocando nell'area skate, o essere un'area per i runner e chi fa attività sportiva come me. Serve ad incentivare l'attività di socializzazione, speriamo che non si verifichino più atti come quelli avvenuti in questi giorni». «Credo sia fondamentale che la gente viva questo tipo di luoghi, così da evitare episodi negativi. Non credo comunque che questi problemi siano una caratteristica di questo parco, anzi penso che purtroppo siano un problema di tutte le aree come questa», conclude Carlotta, riprendendo la sua corsa sotto la pioggia.

Lo stupore e il rammarico

Poco distante, al riparo della panchina Hug city frame, ci imbattiamo in Michele e Michi, nonno e nipote, di rispettivamente 67 e 9 anni, due generazioni a confronto. Il nonno non sapeva nulla di quanto accaduto tra i viali del parco, il bimbo lo aveva sentito al telegiornale. Vivono a due passi da qui, e sono felici dell'apertura: «Ci piace molto questa struttura, è molto meglio ora di quando passavamo davanti a questa zona e vedevamo solo un'area abbandonata». In merito agli atti vandalici e all'aggressione, nel momento in cui viene a saperlo, nonno Michele si preoccupa per il piccolo Michi, e ci dice che forse i bambini non dovrebbero venire da soli, e aggiunge: «Ci vorrebbero maggiori controlli, una sorveglianza fissa. Se non c'è nessuno, è più probabile che situazioni di questo tipo si verifichino. Qui vengono ragazzini da diversi quartieri, da Carrassi, da San Pasquale, dal Libertà. Se ci fosse un guardiano del parco forse sarebbe una soluzione». Controlli che molto spesso sono stati invocati dai cittadini, mentre dall'amministrazione comunale si è fatto presente che non solo non sono previsti, ma anche difficili da realizzare.

E sull'argomento è tornato anche il sindaco Antonio Decaro, che presentando i lavori all'ex gasometro del Libertà, area dove sorgerà il prossimo parco urbano di Bari, ha sottolineato: «Sembra strano parlare di un nuovo spazio pubblico a poche ore dai primi atti vandalici nel nuovo Parco Rossani ma arrendersi farebbe solo il gioco di chi non ama la nostra città e ci vuole tutti soli e rinchiusi in casa. Noi invece non ci vogliamo arrendere e continueremo a realizzare piazze, giardini, parchi dove le persone potranno stare insieme».

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