Nasce il parco di Loseto: la giunta comunale di Bari ha approvato il progetto finale per la realizzazione dell'area verde.
Il progetto
Roverella, orniello, quercia spinosa e pino di Aleppo. Saranno queste le principali piante che andranno a costituire il nuovo bosco sociale di Loseto a Bari. La regina sarà la roverella, la specie di quercia più diffusa in Italia, in quanto tra le specie caducifoglie più xerofite nella murgia bassa, ovvero capace di resistere anche in caso di scarsezza o mancanza di acqua. L'orniello, invece, andrà a fare compagnia alla roverella in quanto ne sono già presenti alcune specie in alcune delle aree che saranno interessate dal progetto. Le due specie accessorie citate, inoltre, ovvero la quercia spinosa e il pino di Aleppo, hanno vinto la concorrenza di altre specie di piante poiché la prima «si rinviene ad oggi dal rilievo vegetazionale nel territorio naturale dei versanti e cigli del torrente Picone e della lama Baronale nel territorio di Bari», mentre l'altra è stata inserita «al fine di integrare anche una conifera sempreverde per dare continuità stagionale alla capacità di stoccaggio della CO2 atmosferica, funzione richiesta come requisito di partecipazione del progetto al Bando Ministeriale di forestazione».
Nuovi giardini e cinema all'aperto: 13 aree abbandonate rinascono grazie ai cittadini
Sorgerà nei pressi della parrocchia del Salvatore
È quanto si evince dal progetto esecutivo, relativo al primo accordo attuativo, che la giunta comunale ha approvato qualche giorno fa.
Nasce a Bari un parco per ricordare le vittime del covid
Lo stato attuale dell'area
L'area su cui verrà realizzato l'intervento, ad oggi, è caratterizzata da terreni incolti e in stato di abbandono (per quanto riguarda i cinque ettari), oltre alla sede stradale esistente in via Capriati dove verrà realizzato l'intervento di de-impermeabilizzazione degli stalli. Gli interventi previsti, con i quali verrà realizzato il bosco sociale, sono interventi di forestazione a densità rada (250 piante per ettaro del soprassuolo arboreo) ed interventi di forestazione a densità media (1000 piante per ettaro del soprassuolo arboreo). Oltre alla forestazione delle aree, inoltre, sono previsti interventi migliorativi dell'aspetto funzionale e fruitivo, come la realizzazione di percorsi e l'inserimento di cartellonistica e arredi. Infine, si lavorerà per la valorizzazione del ruolo di connessione ambientale e socioculturale rispetto alle preesistenze, quali il giardino Don Vito Marotta, la chiesa rurale del Santissimo Salvatore, la nuova chiesa del Salvatore, il Parco Urbano attrezzato, le sedi di associazioni attive sul territorio. Ricordiamo che il progetto ha ottenuto un finanziamento, pari a 500 mila euro, nell'ambito del Programma sperimentale per la riforestazione urbana del ministero.
© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA