Bari, si allarga il piano di raccolta rifiuti. Porta a porta: altri sei quartieri e isole ecologiche intelligenti. Le zone e il servizio: ecco come funziona

Bari, si allarga il piano di raccolta rifiuti. Porta a porta: altri sei quartieri e isole ecologiche intelligenti. Le zone e il servizio: ecco come funziona
di Elga MONTANI
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Sabato 12 Febbraio 2022, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:52

Arrivare al 65% di raccolta differenziata, incrementare i centri di raccolta comunali, aumentare il servizio di pulizia delle strade, espandere la raccolta porta a porta. Sono questi gli obiettivi che il Comune di Bari vuole raggiungere grazie ad un parco di progetti da 20 milioni di euro, 10 milioni già finanziati nell'ambito del React Ue, e altri 10 candidati a finanziamento a valere sul Pnrr.

La rivoluzione della raccolta

Una rivoluzione del sistema di raccolta cittadino che nei prossimi quattro anni dovrebbe rendere la città di Bari al passo con le città simili, per popolazione e struttura, presenti sul territorio nazionale. Al punto che, per progettare questa rivoluzione, come sottolinea il sindaco Antonio Decaro, l'amministrazione si è confrontata con i sindaci passati e presenti di queste città come ad esempio Rimini, Firenze, Torino, Bologna e Bergamo.

La road map del progetto

Il primo passo del progetto, legato anche alle assunzioni in Amiu Puglia, rimaste bloccate a causa dello stop ai concorsi a causa dell'emergenza pandemica, sarà estendere il servizio porta a porta fino a raggiungere il 70% del territorio cittadino, per un totale di 225 mila abitanti.


Entro il 2022, tale servizio verrà dapprima esteso al quartiere San Paolo, poi si arriverà a Carbonara, Loseto, Santa Rita, Ceglie e il Quartierino. Per arrivare poi negli anni successivi ai restanti quartieri rimasti fuori. Il servizio porta a porta verrà migliorato, attraverso l'utilizzo di strumentazione hardware e software per applicazioni Iot (Internet of things) su vari aspetti gestionali, che permetteranno una tariffazione puntuale, ovvero i cittadini andranno a pagare quanto loro dovuto sull'effettivo conferimento che effettuano.

Arrivano le isole ecologiche intelligenti

Per il restante 30% del territorio (che corrisponde a circa 100 mila cittadini), che rimane fuori dalla raccolta porta a porta, il piano prevede un servizio di raccolta effettuato tramite delle isole ecologiche intelligenti.

Ne saranno installate 14 interrate in via sperimentale nel quartiere murattiano e nell'umbertino, mentre altre 214 stradali verranno posizionate nei quartieri limitrofi al centro (come il quartiere Libertà e Madonnella).

Queste aree saranno accessibili ai cittadini attraverso l'utilizzo di una tessera. Contestualmente, verrà potenziato il servizio dei centri comunali di raccolta, dove sia i cittadini che le attività, stando alle nuove normative, potranno portare i propri rifiuti. Questi nuovi centri avranno al loro interno dei centri di riuso, allo scopo di favorire il riutilizzo dei beni conferiti secondo i principi dell'economia circolare. Per quanto riguarda le utenze non domestiche, ovvero le attività commerciali, si provvederà alla raccolta domiciliare degli imballaggi di cartoni, alla raccolta domiciliare presso le utenze non domestiche e nei mercati ortofrutticoli (le attività avranno carrellati da 240 litri, dotati di tag per l'abbinamento univoco dell'utenza), e raccolta presso le utenze non domestiche del quartiere San Nicola. Inoltre, si implementerà il servizio di lavaggio strade con l'acquisto di due lava-strade per pavimenti in pietra, due lava-strade per le strade asfaltate, quattro spazzatrici per le grandi strade, oltre a lava-cassonetti e annaffiatrici, grazie ai fondi già ottenuti con il React.

L'intervento del sindaco


«Abbiamo fatto ieri (giovedì, ndr) domanda per il finanziamento al Pnrr spiega il sindaco Antonio Decaro -. Bari negli anni è cambiata tanto, per dire non ci sono più cittadini che lanciano i sacchetti dell'immondizia dal proprio balcone o come mi è capitato di vedere nel mare. Sembrano esagerazioni, ma non lo sono. Questo non significa che da domani non avremo più problemi con i rifiuti, perché sappiamo che si tratta di un percorso lungo che ha bisogno di tempo e di investimenti». «Abbiamo deciso di ricorrere ad un sistema intelligente - aggiunge l'assessore Pietro Petruzzelli perché a Bari abbiamo un grosso problema, ed è quello della migrazione dei rifiuti. Noi abbiamo una produzione annua totale di rifiuti pari a 174 mila tonnellate, di gran lunga superiore alla media regionale. Questo non significa che i baresi producono più rifiuti, ma vuol dire che Bari è attrattore non solo di intelligenze, di lavoro e talenti, ma anche dei loro rifiuti. Stimiamo che tale quantità sia pari a circa 30 mila tonnellate. Un sistema che prevede l'apertura dei bidoni solo tramite tessera, ci evita di ospitare i rifiuti che vengono dalla provincia».
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