Musica dopo la mezzanotte: locali multati, scatta la protesta

I controlli dei vigili
I controlli dei vigili
di Elga MONTANI
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Venerdì 19 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:35

Raffica di multe da mille euro e proteste a Bari per la musica nei locali in centro. Il Documento strategico del commercio, approvato lo scorso anno dalla giunta comunale dopo una serie di confronti, stabilisce che la diffusione musicale debba essere sospesa dalle 14 alle 16 e cessare alle 24. Questo limite orario sta diventando un grosso problema per tutte quelle attività che fanno in qualche modo intrattenimento, e non solo somministrazione di cibi e bevande. 

Stop alla musica a mezzanotte


In molti casi parliamo di locali in cui si inizia a lavorare alle 23-23.30 e si va avanti almeno fino alle 2 del mattino, quindi la filodiffusione di musica diventa una delle caratteristiche peculiari e importanti per lo svolgimento stesso del lavoro.

I commercianti, dopo una serie di verbali che la polizia annonaria ha provveduto ad elevare in seguito a segnalazione dei residenti e sopralluoghi effettuati dopo la mezzanotte, hanno deciso di protestare contro quello che ritengono un obbligo che non tiene conto delle loro necessità. «A 35 anni ho deciso di investire tempo e denaro nel settore della ristorazione – sottolinea Alessandro, titolare di un locale del centro a Bari -. Tempo e denaro giustificati esclusivamente dalla passione per questo mondo, un mondo difficile complicato a livello burocratico e quasi impossibile da tenere in linea nel quotidiano, ma lo facciamo lo stesso. Creiamo occupazione, abbiamo una responsabilità importante verso collaboratori, clienti, fornitori e autorità, ma queste ultime non ci aiutano». Alessandro si fa portavoce di quello che tutti i commercianti baresi del settore provano aggiungendo che si è arrivati al punto che si ha «paura di lavorare». 


«Viviamo l’incubo e l’ossessione di avere sempre qualcosa che non va – aggiunge -. Esiste una legge assurda che vieta anche la filodiffusione con “Lucio Battisti” dopo mezzanotte con una sanzione di 1.000 euro. Quando si creano certe leggi scellerate qualcuno dovrebbe passare quello che passiamo noi, anche per una sola giornata, e capire come ci danniamo per garantire lo stipendio ai nostri collaboratori». «I nostri locali non vivono per opera dello spirito eterno, ma vivono di emozioni e di svago – conclude -. Provate ad entrare in un locale e a bervi un drink con il solo rumore della lavastoviglie o delle porte». Della questione nei giorni scorsi si era interessato il consigliere regionale della Lega, Fabio Romito, che aveva dichiarato: «Negli ultimi giorni decine di attività sono state multate per una assurda disposizione che prevede l’interruzione di ogni forma di intrattenimento musicale a partire dalla mezzanotte. Non musica ad alto volume, non concerti alle tre di notte, ma anche la semplice filodiffusione sarebbe quindi vietata». «Se qualcuno pensa di trasformare Bari in una città dormitorio – aggiungeva Romito - si sbaglia di grosso. L’offerta culturale e di intrattenimento nella nostra città passa dai nostri locali e dai nostri imprenditori. Si faccia la guerra agli abusivi, non ai soliti tartassati. Va attivato subito un confronto per evitare ulteriori e irreparabili danni economici». 

Il confronto con il sindaco


E proprio un confronto con il sindaco, Antonio Decaro, è quello che in questi giorni stanno provando ad avere i commercianti, ma al momento, a causa di impegni pregressi e non rinviabili del primo cittadino, non è ancora stata fissata una data. Ciò che i commercianti vorrebbero è la revisione del documento, in modo tale da far sì che i loro locali possano lavorare con la filodiffusione almeno fino alle 2 di notte, rimanendo ovviamente nei limiti previsti dalla legge per quanto riguarda i decibel. Ma evitando così di rischiare ogni giorno di avere multe, considerando che ci sono locali che ne hanno avute già diverse.

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