Multe record, 16mila in due mesi. Pugno duro della polizia locale

Multe record, 16mila in due mesi. Pugno duro della polizia locale
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Martedì 18 Ottobre 2022, 21:06

Multe record: 16mila in due mesi con un incremento, rispetto allo scorso anno, per i mesi di luglio e agosto. Pugno duro della polizia locale di Bari. Il Comune, a fine anno, incasserà 19 milioni di euro.

Il bilancio degli incidenti

Gli incidenti stradali nel 2021 a Bari sono stati 1.446 e hanno causato la morte di 11 persone e il ferimento di altri 2.051. In particolare 61 sono stati gli scontri frontali, 484 quelli frontale-laterale, 259 i tamponamenti. La maggior parte degli scontri sono avvenuti fra auto, ma 129 hanno coinvolto monopattini e biciclette elettrici e 482 motocicli. Trenta i pedoni rimasti feriti. Dati che riportano in primo piano il tema della sicurezza stradale in città su cui comunque la polizia locale e l’amministrazione sta lavorando da tempo, sia nel senso dell’educazione stradale che per la segnaletica e nell’adozione di misure a tutela degli utenti deboli della strada (pedoni, disabili in carrozzella, ciclisti). Come i bulbout (sporgenze del marciapiede in corrispondenza degli spazi di sosta) che riducono la zona di attraversamento e rischio del pedone alla sola larghezza della corsia di marcia dei veicoli. Poi c’è il lavoro quotidiano della pattuglie di polizia locale.

Le assunzioni 

E se da settembre su strada si sono visti più vigili è grazie alle ultime assunzioni. «I controlli si sono intensificati anche con l’ingresso dei nuovi assunti – afferma il comandante della Polizia locale di Bari, Michele Palumbo - con le nuove unità abbiamo intensificato il presidio di alcune zone della città. Ci sono una settantina di unità operative in più su strada, spalmate sui turni. Novanta sono in tutto i neo assunti, di questi sulla viabilità ce ne sono una settantina. Complessivamente abbiamo 360-380 unità nei servizi esterni di viabilità, poi ci sono i nuclei di annona, di polizia giudiziaria e ambientale e attività di ufficio per servizi interni».

Le sanzioni elevate


Ma quanto giunge nelle casse del Comune dalle sanzioni amministrative pecuniarie conseguenti ai verbali elevati dai vigili urbani a coloro che infrangono le norme del codice della strada e dove vanno a finire quelle somme? Ogni anno una delibera di giunta comunale determina la ripartizione delle somme dei proventi delle violazioni al codice della strada. Il 50% sono destinate alle finalità previste dall’articolo 218 del Codice della Strada (acquisto di mezzi, pagamento spese relative alle violazioni, acquisti di attrezzature, educazione stradale, progetti obiettivo della polizia locale). Poi durante l’anno in base all’andamento degli introiti si vanno a imputare le somme esattamente sui capitoli. L’altro 50% delle somme vanno nel bilancio comunale ad alimentare interventi quali la segnaletica stradale permanente, il pagamento della pubblica illuminazione. Ecco allora che i 16.129 verbali sanzionatori elevati a luglio e agosto di quest’anno dalla polizia locale di Bari, una metà servirà alle finalità previste dall’articolo 218 del CdS e gli altri 618mila euro circa per quegli altri interventi. 
«C’è stato un calo degli introiti nel 2020 e 2021, causa pandemia – precisa il comandante Palumbo - quest’anno siamo sugli stessi andamenti di introiti del 2019.

C’è da precisare che 19 milioni (nel 2019) è l’incasso accertato poi c’è l’incasso diretto e quello che va a ruolo negli anni successivi. Per esempio su 100 multe, 65 si incassano e 35 rimangono non pagate e vanno a ruolo negli anni successivi».

Ed effettivamente le somme accertate nel 2020 sono calate a 15 milioni circa e nel 2021 a 16, mentre appunto prima del Covid erano sui 19 milioni e quest’anno secondo le previsioni si dovrebbe ritornare alle cifre del 2019. Quanto ai 16.129 verbali elevati a luglio e agosto Palumbo sostiene che siamo sulle stesse percentuali dei periodi estivi degli anni pre-Covid. «Sono stati intensificati i controlli sul rispetto dei limiti di velocità, uso del casco, utilizzo della cintura di sicurezza, ma sostanzialmente il bilancio complessivo si attesta su quello dei periodi pre-pandemia».

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