Bari, pugno di ferro contro chi sporca: multe per chi non differenzia

Bari, pugno di ferro contro chi sporca: multe per chi non differenzia
di Riccardo RESTA
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Lunedì 6 Settembre 2021, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 14:59

Il Comune di Bari e la polizia locale dichiarano una guerra senza quartiere agli “sporcaccioni”. E, in particolar modo, a quelle attività di ristorazione che conferiscono selvaggiamente i rifiuti, senza differenziarli, o che addirittura li abbandonano in strada.
Nella notte fra sabato e domenica scorsi un’azione degli agenti della polizia locale, condotta in abiti borghesi e con l’ausilio di mezzi civetta, ha portato a sanzionare tre ristoratori del centro murattiano.

Esercenti costretti a differenziare


In particolare, le unità del nucleo antidegrado hanno sorpreso con le mani nel sacco (è il caso di dirlo) gli esercenti incivili mentre abbandonavano sul marciapiede bustoni di scarti alimentari, carta e plastica - senza che gli stessi fossero stati preventivamente differenziati all’interno degli esercizi commerciali.
Nella mattinata di sabato 4 settembre, invece, altre attività di ristorazione, stavolta in piazza Umberto, erano finite nel mirino dei controlli, pagando il conto più che salato della mancata raccolta differenziata.

L'accusa di Decaro


«Stamattina oltre raccogliere i rifiuti abbandonati in maniera selvaggia e schifosa accanto ad alcuni bidoni, abbiamo aperto le buste e individuato i proprietari», il pesante “j’accuse” del sindaco Antonio Decaro sulle sue pagine social.
Il primo cittadino ha specificato che «non gli abbiamo riconsegnato i rifiuti, ma gli abbiamo notificato una sanzione di 100 euro ciascuno. Alla prossima sanzione c’è l’ordinanza di chiusura del locale per tre giorni», la promessa di Decaro affidata alla sua bacheca pubblica.
Ma, al di là dei singoli fatti di cronaca che si sono alternati durante il weekend, il sindaco sottolinea un problema culturale più profondo.
Decaro continua nel suo sfogo: «Se la città è sporca è colpa del sindaco ed è giusto che sia così. Se l’azienda non offre un buon servizio è colpa sempre del sindaco perché è il sindaco che deve controllare il servizio. La colpa invece di questi bustoni e degli altri rifiuti abbandonati di chi è? Forse mia perché rappresento la città. Io però non mi arrendo».
Un fenomeno, quello dell’abbandono di rifiuti in strada o del tortuoso percorso di transizione verso una corretta raccolta differenziata, che negli anni ha visto intensificarsi i controlli.

La città è stata dotata di “fototrappole” per incastrare gli sporcaccioni, e l’azione repressiva qualche risultato lo ha portato. “Virale” divenne, nell’estate 2019, il video girato dalle videocamere di sorveglianza e postato dallo stesso Decaro che ritraeva diverse persone alternarsi nelle operazioni di abbandono dei rifiuti (anche ingombranti) nel piazzale della cattedrale, a Bari vecchia.

La denuncia in un post


Ma non è abbastanza, non ancora. Lo stesso primo cittadino ieri è tornato sul tema, postando sui social il video girato da un operatore Amiu a Bari vecchia, sotto l’arco che conduce alla basilica di San Nicola. Una strada appena lavata, e già tornata sporca.
«Nelle parole dell’operatore Amiu si sente lo sconforto quotidiano di chi cerca di tenere pulita la città, davanti alla costante, reiterata inciviltà – scrive ancora Decaro. In questo caso parliamo di una strada lavata con l’idrante non quindici giorni, non una settimana, ma un giorno prima».
Il sindaco rincara la dose contro gli incivili: «Quello sconforto, lo confesso, è anche il mio, talvolta, di fronte a una battaglia che nonostante gli sforzi, probabilmente non vinceremo mai. La buona notizia però è che il gestore di un locale che, trascinando i bustoni della spazzatura ogni giorno contribuisce a creare questo disastro, stanotte è stato multato. E alla prossima multa subirà la chiusura del locale per tre giorni», ribadisce in conclusione Decaro.

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