Il Mercato Japigia non piace ai baresi: pochi parcheggi, costi elevati e problemi strutturali

Il Mercato Japigia non piace ai baresi: pochi parcheggi, costi elevati e problemi strutturali
di Elga MONTANI
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Giovedì 14 Luglio 2022, 05:00

Inaugurato solo pochi mesi, il mercato di Santa Chiara inizia a fare i conti con i primi problemi. La struttura, presente a Japigia, che ha accolto i mercatali che fino allo scorso anno erano costretti a lavorare in strada, oltre a coloro che hanno accettato le condizioni imposte dal Comune per trasferirsi dall’ormai ex mercato di via Amendola, fin dall’apertura ha avuto alcuni limiti. Primo tra tutti quello legato alla mancanza di parcheggi per le auto, cosa che rende difficoltoso per gli utenti degli altri quartieri, o che si trovano non a ridosso della struttura, recarsi in zona. Ma non solo parcheggi, i problemi lamentati vanno dalle carenze e disfunzioni strutturali alla revisione degli elevati canoni di locazione e ai costi per il rinnovo dei contratti.

Nasce il comitato

Per far fronte alle loro richieste, i commercianti che operano all’interno del mercato hanno deciso di organizzarsi in comitato autonomo.

Tale organo conterà su un gruppo dirigente formato da un presidente, carica che verrà ricoperta da Giuseppe Iacobbe, un vicepresidente, nella persona di Franco Pontrelli, e un segretario, Marco Enrico Faccilongo. «Con l’organizzazione che ci siamo dati – sottolineano dal comitato - intendiamo essere interlocutori con l’amministrazione comunale, per tentare di risolvere immediatamente i problemi irrisolti che riguardano il mercato di Santa Chiara nel quale operiamo».

«Al sindaco, Antonio Decaro, nell’incontro che avremo, chiederemo che le promesse diventino finalmente realtà – aggiungono -. Abbiamo proposte e soluzioni, per cui non ci sono più alibi. Qualora fosse necessario siamo disposti anche ad azioni di protesta clamorose». La struttura, completamente nuova, è stata inaugurata lo scorso dicembre, la settimana prima di Natale. Sorta su un’area di circa 9.150 metri quadrati, è un impianto coperto di 4.820 metri quadrati, costituito da 72 box prefabbricati e organizzato su due percorsi paralleli interconnessi, più un terzo scoperto di 1.800 metri quadrati destinato alla vendita degli operatori settimanali ambulanti. A protezione del mercato è stata realizzata una sovrastruttura composta da una copertura in lamiera d’alluminio, puntoni in ferro e travi in legno lamellare. I box sono disposti su quattro file parallele, con quelle centrali addossate tra loro sul lato corto: le dimensioni di ogni singolo box è di 30 metri quadrati per un’altezza di 3,20 metri. Sui 72 box presenti, alla data dell’inaugurazione, ne erano occupati 70, in quanto i due rimasti vuoti erano stati assegnati, ma chi se li era aggiudicati aveva rinunciato all’ultimo momento. Dei 70 operatori presenti, cinque sono operatori provenienti dal mercato di via Amendola, mentre tutti gli altri sono i mercatali che operavano in via Pitagora. In merito alla questione parcheggi, di cui si parla, già il giorno dell’apertura, uno degli operatori aveva dichiarato sulle nostre pagine: «Se devo trovare qualcosa che non va in questa nuova struttura è il parcheggio, in quanto i posti auto non sono molti e, per chi viene da fuori, può essere uno svantaggio». La costituzione del comitato può, quindi, essere vista come un passo avanti, per evitare che una struttura come quella di Santa Chiara rischi di fare la fine di quella di via Amendola.

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