Mercati in crisi, 151 box vuoti a Bari: pronti i bandi del Comune

Mercati in crisi, 151 box vuoti a Bari: pronti i bandi del Comune
di Samantha DELL'EDERA
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Martedì 3 Maggio 2022, 07:53

Sono 151 i box vuoti nei mercati della città e il Comune ha deciso nuovamente di rimetterli a bando, per cercare di dare nuova vita soprattutto ad alcuni mercati che negli anni si sono svuotati. Come quello di Sant'Antonio in piazza Balenzano o quello di San Girolamo. La ripartizione Sviluppo economico ha quindi riaperto le procedure per le assegnazioni dei box nel mercato di recente realizzazione a Japigia Santa Chiara, Madonna del Carmelo in corso Mazzini, San Girolamo in strada San Girolamo, Sant'Antonio in piazza Balenzano, San Pio da Pietralcina in via Caldarola, Santa Scolastica in via G. Modugno, San Marcello in via Fortunato e Fiori e Ceri presso il cimitero di Bari, ingresso via Tommaso Fiore.

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Le saracinesche chiuse


Come detto, si tratta di 151 box in totale, di questi ben 56 solo nel mercato di Sant'Antonio. Le saracinesche della struttura di piazza Balenzano sono quasi tutte abbassate: negli anni decine gli operatori commerciali che hanno deciso di abbandonare quell'edificio, anche per spostarsi altrove. E ne sono rimasti davvero pochi ancora attivi. Stesso discorso per San Girolamo: altro edificio che necessita di interventi di ristrutturazione e dove sono vuoti ben 27 box. Quelli aperti sono davvero pochi e più passa il tempo più la struttura cade nel degrado.
Il Comune, con il nuovo bando, ha anche deciso di ampliare le possibilità di affidamento, aprendosi ad esempio alle associazioni onlus o alle fondazioni, come si legge nella determina dirigenziale: «Possono partecipare alla selezione le persone fisiche, le ditte individuali, le società di persone, le società di capitali o le cooperative regolarmente costituite, purché in possesso dei requisiti per l'esercizio dell'attività commerciale, nonché le associazioni onlus, fondazioni ed enti benefici, limitatamente all'esercizio del commercio equo e solidale, in considerazione della finalità sociale, umanitaria e mutualistica di tale categoria merceologica».

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Non saranno invece considerate le domande presentate da soggetti che risultano inadempienti o morosi nel pagamento di due mensilità dei canoni di concessione per l'assegnazione di posteggi presso altri mercati/fiere cittadine, nonché nel pagamento delle spese per le utenze ed oneri connessi con le predette concessioni per due bollette consecutive della stessa utenza.

La concessione d'uso del locale assegnato, debitamente registrata a carico esclusivo del concessionario, avrà durata di 12 anni a decorrere dalla data di rilascio.


Per il mercato di San Marcello, che resta aperto dalle 8 alle 21 tutti i giorni compreso le domeniche e i festivi, gli assegnatari dovranno impegnarsi al rimborso al Comune di Bari della quota parte del consumo energetico derivante dal prolungamento degli orari di esercizio dell'attività mercatale. Dal bando sono stati esclusi due mercati: quello di San Filippo Neri a Carbonara e il Don Bosco dell'ex Manifattura. Proprio perché in queste due strutture sono previsti importanti lavori di riqualificazione. Il San Filippo Neri si divide in due aree e l'intenzione del Comune è di riunire i mercatali in una delle due aree e lasciare l'altra alla delegazione Anagrafe. La ripartizione lavori pubblici ha avviato la fase di progettazione per i lavori. Per il Don Bosco il discorso è più complesso: stiamo parlando di una struttura che versa in pessime condizioni e necessita di importanti interventi di manutenzione straordinaria, incompatibili con le attività mercatali. Prima dei lavori, quindi, il Comune dovrà sviluppare un progetto di spostamento degli operatori commerciali da un'ala all'altra dell'immobile. «Il mercato non si fermerà mai assicura l'assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Galasso procederemo con l'individuazione delle aree dove effettuare la manutenzione straordinaria e di quelle dove spostare gli operatori durante i lavori. Quel mercato necessita di una importante riqualificazione, dagli interventi sui controsoffitti e sulle pareti, fino alla pavimentazione ormai usurata e alla sistemazione dei singoli box».
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