I lavori che stanno interessando via Caldarola hanno permesso alla fine di salvaguardare circa 200 alberi. Il cantiere era stato avviato lo scorso anno, con l'obiettivo primario di risolvere definitivamente il problema del sollevamento della pavimentazione stradale, causato dalle radici dei pini che nel tempo crescendo hanno creato grossi disagi alla circolazione non solo delle auto, ma soprattutto dei mezzi a due ruote. Facendo anche sì che la strada fosse teatro di diversi incidenti. Gli alberi sono stati salvaguardati allargando la zona centrale dello spartitraffico, e procedendo ad effettuare i lavori senza rimuovere i vecchi strati di pavimentazione direttamente a contatto con le radici delle piante.
Gli interventi a tutela del verde
Tali zone sono state coperte da nuova pavimentazione, in modo da non correre il rischio di compromettere o danneggiare la stabilità dei pini.
I lavori stanno proseguendo e sono prossimi a giungere al termine, restituendo così una strada sicura, non più con corsie transennate a causa del pericolo determinato dalle radici che avevano intaccato l'asfalto. Sarà comunque ridotta a quattro corsie delle otto che aveva prima, ma che proprio a causa delle radici dei pini non potevano essere utilizzate a pieno. L'intervento su via Caldarola è costato oltre un milione e mezzo di euro. I tempi di realizzazione si sono comunque allungati, dai quattro mesi comunicati a luglio in occasione della partenza dei lavori, si è arrivati ad oggi, per cui alla fine ci saranno voluti 9-10 mesi per restituire la strada alla completa fruizione, anche se la viabilità nel tratto interessato dai lavori non è mai stata interdetta. L'intervento nel complesso prevedeva 14mila metri quadrati di nuovo asfalto, il rifacimento dei due marciapiedi laterali, con 2 mila e settecento metri quadrati circa di nuova pavimentazione in masselli autobloccanti e hanno riguardato una porzione stradale di circa 650 metri lineari, caratterizzata da due spartitraffico centrali che da progetto sono passati da una superficie di mille e settecento metri quadrati a una di oltre 4 mila metri quadrati.
E.Mon.
© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA