La Puglia riparte dal gambero bianco: nasce il progetto di sostenibilità ambientale

La Puglia riparte dal gambero bianco: nasce il progetto di sostenibilità ambientale
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Martedì 19 Ottobre 2021, 18:57 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:02

La Regione Puglia riparte dal gambero bianco. E' stato presentato questa mattina a Bari il Piano per il miglioramento della pesca del gambero bianco nell'Adriatico meridionale. L'obiettivo di "Fip.gambero bianco", questo il nome dell'iniziativa, è far sì che vengano realizzati percorsi di modernizzazione e innovazione finalizzati a soddisfare un equilibrio tra le esigenze di sostenibilità ambientale e socio-economica della pesca.

La presentazione del progetto 

Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuto anche l'assessore all'Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia. I promotori dell'iniziativa si augurano che questo progetto rappresenti un modello virtuoso che ispiri altre realtà di pesca a impegnarsi per una maggiore sostenibilità, in un Mediterraneo dove un preoccupante 85% degli stock ittici è sovra-sfruttato. Tra le azioni individuate per raggiungere le buone pratiche in termini di sostenibilità: aggiornare la valutazione della risorsa e dello scarto, secondo gli obiettivi della Politica Comune della Pesca (obbligo di sbarco); identificare strategie di gestione delle catture accidentali e degli effetti indiretti dell'attività di pesca sugli habitat marini e sull'ecosistema; predisporre un piano di gestione per il gambero rosa e valutare l'impatto socio-economico delle misure di gestione individuate.

L'intervento dell'assessore

«Un progetto virtuoso che mi rende orgoglioso come cittadino e per il ruolo che ricopro - ha commentato Pentassuglia - ma che, al tempo stesso, mi responsabilizza a proseguire con impegno, anche sui tavoli nazionali, un percorso finalizzato al miglioramento e alla crescita del settore della pesca e alla tutela della risorsa mare.

Serve l'impegno di tutti, dell'istituzione regionale, attraverso strategie di sostegno mirate, come anche della lungimiranza dei nostri operatori della pesca, delle organizzazioni di categoria per consolidare e difendere un settore vitale per la nostra economia e per la tenuta delle nostre coste e dei nostri mari. Ringrazio il Gal Ponte Lama, le marinerie coinvolte, i centri di studio e ricerca, per aver messo insieme le proprie esperienze e competenze».

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