A Bari oltre un milione di euro per un riscatto culturale della città: musica, danza e teatro. E si (ri)parte dalle periferie

Uno dei murales dedicati a Pasolini su un muro di un edificio in periferia
Uno dei murales dedicati a Pasolini su un muro di un edificio in periferia
di Davide ABRESCIA
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Sabato 12 Febbraio 2022, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:52

Oltre un milione di euro per un riscatto culturale della città di Bari. In un progetto più ampio che prevede un fondo stanziato di 22,2 milioni di euro per una più ampia riscossa culturale delle periferie italiane da parte del Ministero della Cultura.

L'annuncio del ministro Franceschini


«Musica, danza, teatro, performance e concerti guideranno la ripartenza che ci aspettiamo per questa primavera, che sarà all'insegna dell'arte e dello spettacolo»: così il ministro della cultura, Dario Franceschini, commenta la ripartizione dei 22,2 milioni di euro che il Mic ha destinato ad attività capaci di assicurare nelle aree periferiche delle 14 città metropolitane progetti di inclusione sociale, di riequilibrio territoriale e tutela occupazionale, nonché di valorizzare il patrimonio culturale materiale e immateriale attraverso le arti performative.

Da Roma a Bologna, passando per Milano, Firenze e Genova tra le altre.

Una lunga lista in cui Bari si è posta alle spalle di otto città, che hanno goduto di un budget più elevato rispetto al capoluogo pugliese. Ma rimane comunque una vittoria per la città di Bari, che potrà usufruire di questo budget per provare a far ripartire la cultura dopo due anni particolari, causa Covid.

La ripartenza dopo due anni di stop

L'assessora alle Culture del Comune di Bari Ines Pierucci ha commentato con soddisfazione la notizia dell'assegnazione da parte del Mic di 1.129.000 euro di risorse del Fus in favore della città di Bari, destinati alle periferie per progetti di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale attraverso le arti performative.
«Si tratta di un risultato importante, frutto anche del lavoro condotto negli ultimi due anni dalla rete degli assessori alla Cultura delle grandi città italiane - osserva Ines Pierucci - che a partire dal primo lockdown ha avviato un confronto serrato con il ministro Franceschini per tutelare gli operatori del settore della cultura e dello spettacolo dal vivo. È la dimostrazione del valore di una collaborazione qualificata portata avanti nell'interesse delle nostre comunità, a prescindere dalle diverse provenienze geografiche e politiche».

Eventi, musica, teatro e danza. Questo il focus delle azioni che verranno messe in atto grazie a questi fondi stanziati dal Ministro della Cultura: «Nelle tante interlocuzioni- spiega Pierucci- con il governo abbiamo chiesto che fossero direttamente le città a ricevere i sostegni, proprio in virtù della loro vicinanza agli operatori culturali attivi sui territori». Cercare dunque di promuovere il territorio in maniera diretta con gli enti e le associazioni del territorio, una richiesta voluta fortemente- come ha spiegato l'assessore alla cultura del Comune di Bari Ines Pierucci- dai comuni per lavorare meglio e in maniera più efficiente.
«Il finanziamento destinato - ha continuato - a Bari vedrà sicuramente proseguire il lavoro già avviato per il decentramento, con il coinvolgimento di quelle periferie cui questa amministrazione ha sempre riservato la dovuta attenzione. Aspettiamo ovviamente di conoscere i dettagli del funzionamento di questa misura per poter programmare le azioni da mettere in campo con eventi di musica, teatro e danza».

Bari esulta, il mondo della cultura anche. Si può, forse, finalmente ripartire. E questi fondi saranno importanti per dare una sterzata a un settore in palese difficoltà. Oltre un milione di euro destinati al capoluogo pugliese per la realizzazione di eventi e per il mondo della musica, del teatro e per le altre attività.
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