Bari, boom di musei e mostre. A Ferragosto in città vince la cultura

Bari, boom di musei e mostre. A Ferragosto in città vince la cultura
di Riccardo RESTA
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Martedì 17 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:02

Un ferragosto da tutto esaurito per Bari, che pian piano sta riprendendo il discorso turistico lasciato in sospeso due anni fa, prima del Covid. «Nel weekend di ferragosto, appena trascorso, il 90% delle strutture ricettive cittadine era occupato», ha annunciato il sindaco Antonio Decaro, citando come fonte le rilevazioni di Booking, il più importante sito internet di prenotazioni alberghiere su scala planetaria.

I numeri del weekend


«Il turismo è ormai un settore importante dell’economia e dopo quasi due anni di stallo, in cui pensavamo di non riprenderci più, oggi si riaccende la speranza – ha proseguito il primo cittadino. Con le dovute cautele e qualche attenzione in più, Bari torna a vivere offrendo la sua bellezza, la sua storia e tutto ciò che ha da raccontare».
E tra le cose da raccontare ai turisti e ai coraggiosi baresi rimasti in città nonostante il caldo infernale, nel weekend di ferragosto c’è stata anche molta cultura. Boom di visitatori per la mostra “Steve McCurry: leggere”, allestita al teatro Margherita, che nella due giorni di ferragosto ha registrato circa 450 ingressi. La direzione dell’esposizione conferma che la scelta di tenere il teatro aperto fino all’una di notte nella giornata di sabato ha fatto sì che nelle ore serali si registrasse un +70% di visitatori rispetto all’andamento della giornata.
La mostra dedicata al famoso fotografo internazionale dal 25 giugno al 13 agosto aveva collezionato oltre 6mila ingressi, e adesso potrebbe ripetere l’esperimento “notturno” prima della chiusura, il 25 agosto. Allo studio c’è la possibilità, nei giorni precedenti al “sipario”, di tenere aperto il Margherita fino alle 2 di notte, per permettere ai visitatori di accedere nelle ore meno funestate dal caldo.


Successo anche per la mostra di arte contemporanea “Le forme del desiderio” allestita nel museo archeologico di Santa Scolastica: oltre 600 sono stati gli ingressi nel weekend di ferragosto, in occasione degli ultimi due giorni dell’esposizione interattiva realizzata con pezzi di collezionisti pugliesi, affiancati ai reperti storici dell’esposizione stabile.

Una mostra che, dal 30 giugno al 15 agosto, ha contato più di 7mila visitatori.


Non solo percorsi culturali “mainstream”, ma anche esposizioni dedicate a correnti di nicchia. Il museo civico di Bari ha tenuto aperti i battenti nel weekend, conteggiando una cinquantina di ingressi per la mostra “Polvere di stelle” con cui le streetartist Lediesis rendono omaggio all’omonimo film del 1973 con Monica Vitti e Alberto Sordi, in parte girato a Bari vecchia.
Un contesto più piccolo rispetto alle altre esposizioni che hanno caratterizzato il ferragosto in città, ma che comunque si sta togliendo delle soddisfazioni, con circa un migliaio di visite dallo scorso 24 giugno.


E l’esperienza del museo civico è anche un termometro di quanto stia funzionando l’offerta culturale in relazione ai flussi turistici che hanno ripreso piede a Bari in questa estate.
«In questa stagione le cose stanno andando bene – dice Paola Di Marzo, una delle responsabili del museo civico. La mostra delle Lediesis è molto pop e sta piacendo soprattutto ai giovanissimi. Stiamo avendo una buona affluenza; registriamo un target di visitatori giovane, ma anche famiglie e stranieri stanno entrando per visitare l’esposizione».
Di Marzo ricorda che «il turismo culturale è una nicchia, una piccola parte del macro settore turistico. Non tutti i turisti che stiamo vedendo per Bari entrano nel museo ma, considerando che la scorsa estate siamo rimasti chiusi, le cose quest’anno sono molto cambiate, e registriamo una buona affluenza giornaliera».
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