Esami e visite mediche prenotate al Cup, ora le attese si riducono: «In media 35 giorni»

Al via il progetto “Priorità Urgenza”: ecco come funziona

Esami e visite mediche prenotate al Cup, ora le attese si riducono: «In media 35 giorni»
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Domenica 2 Aprile 2023, 09:46

Tempi medi rispettati nel 71 per cento delle prestazioni con una media di 35 giorni di attesa. Liste d’attesa: i numeri illustrati sono quelli della Asl Bari che in queste ore sta partecipando alla 15esima conferenza nazionale della fondazione Gimbe, in programma a Bologna. 
I dati si riferiscono al 2022 su tutto il territorio dell’Azienda sanitaria del capoluogo pugliese. Il focus della partecipazione della Asl Bari al congresso nazionale riguarda proprio le strategie messe in campo per potenziare le prestazioni e ridurre i tempi di attesa nel periodo immediatamente successivo alla fine della pandemia.

Il progetto “Priorità Urgenza” 

«L’obiettivo – spiegano dall’azienda - è trovare soluzioni per tutelare gli assistiti che ne hanno più bisogno consentendo loro un rapido accesso alle prestazioni necessarie». Tra le azioni avviate in queste settimane, c’è il nuovo progetto “Priorità Urgenza” che punta a ridurre ulteriormente i tempi delle liste di attesa attraverso un lavoro di back office che permetterà, secondo il piano aziendale, alle richieste con codice di prenotazione “U” (ovvero “urgenti”) in Cardiologia (prima visita o ecg) e Neurologia (prima visita) di essere evase entro le 72 ore. Come? Con l’utilizzo delle Unità operative degli ospedali del territorio che andranno ad affiancare il lavoro dei Distretti. Nello specifico si tratta di un servizio di recall, il che vuol dire che l’utente deve fare riferimento agli stessi sportelli di sempre, come Centri Unici di Prenotazione (Cup) o centralini, e deve solo attendere di essere richiamato. Nulla di più. Il programma è stato avviato dall’Azienda sanitaria del capoluogo pugliese solo dal 6 febbraio scorso e nelle previsioni punta ad abbattere ulteriormente le liste d’attesa di questi due comparti in maniera significativa. 
Al progetto (ancora in fase sperimentale ma che – dicono dalla Asl – «sta dando ottimi riscontri») si aggiungono le procedure di reclutamento (anche di personale in quiescenza), così come quelle di riallocazione del personale, i bandi di concorso (per la maggior parte delle branche specialistiche) e gli avvisi pubblici per reclutamento di specializzandi iscritti agli ultimi due anni di corso con l’obiettivo di sopperire così alla carenza di specialisti. Nel complesso la direzione strategica ha indetto e portato a termine più di 100 procedure concorsuali in un anno.
Intanto il report illustrato dalla direzione generale parla di tempi medi di attesa nelle prestazioni erogate rispettati per il 71 per cento dei casi e un tempo medio di poco più di un mese di attesa.

Nell’anno precedente, il 2021, la percentuale si attestava intorno al 58 per cento. 


L’incremento numerico delle professionalità impegnate sul campo e i processi riorganizzativi avrebbero consentito inoltre «di migliorare – evidenziano dalla Asl - nel 2022 la capacità produttiva delle apparecchiature di diagnostica per immagini (soprattutto per le grandi apparecchiature) al fine di raggiungere più alte percentuali di utilizzo».
E così, il nuovo servizio “Priorità Urgenza” che sta erogando l’azienda si è reso necessario proprio per velocizzare i tempi delle urgenze e per smaltire una serie di prestazioni arretrate derivanti ancora dallo stop dettato dalla pandemia che in qualche modo ha influito con i ritardi nelle operazioni. Basti pensare che nell’ottobre dello scorso anno – tra il 3 e il 7 -, su un totale di 40 “Prima visita Cardiologica” da espletare entro tre giorni – quindi caratterizzate da codice “U” – solo cinque richieste sono state eseguite nelle 72 ore, il 12,5 per cento, mentre le altre hanno avuto un tempo medio di attesa di 23 giorni, secondo i dati elaborati da Innovapuglia per la Regione Puglia.
A. Faz.

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