Donna accoltellata dopo la lite: fermato il marito. La furia scatenata da una frase della moglie: «Voglio separarmi»

La 32enne è stata dimessa. Per lei è stato attivato il protocollo speciale per le vittime di violenza

Donna accoltellata dopo la lite: fermato il marito. La furia scatenata da una frase della moglie: «Voglio separarmi»
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Mercoledì 29 Marzo 2023, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 20:30

Fermato il marito della donna 32enne che ieri mattina -28 marzo - è stata accoltellata in casa dopo una violenta lite. Si tratta di un uomo di 47 anni, anch'egli cittadino georgiano fermato dalla polizia con gli abiti ancora sporchi di sangue. Lei voleva separarsi e quando l'ha detto a suo marito lui l'ha accoltellata. È quanto ha raccontato agli investigatori la 32enne che ieri è stata aggredita a Bari dal marito poi fermato e portato in carcere con l'accusa di tentato omicidio aggravato.

La polizia lo ha trovato con le mani e gli indumenti ancora sporchi di sangue.

L'uomo ha aggredito la moglie in casa con un coltello quando lei gli ha detto di volersi separare. Avrebbe iniziato a colpirla al collo, provocandole una ferita profonda, e poi avrebbe continuato mentre lei tentava di difendersi con le mani, implorandolo di non ucciderla per non lasciare orfana la loro bambina. Solo a quel punto si sarebbe fermato e avrebbe dato a sua moglie un asciugamani per tamponare le ferite. La versione dei fatti fornita dalla donna è stata confermata dall'uomo. La coppia, entrambi cittadini georgiani, era ospite di una famiglia in un appartamento nel quartiere Libertà. A soccorrere la vittima, intorno alle 9 del mattino di ieri, è stata la proprietaria dell'appartamento che, rientrando a casa, avrebbe trovato la 32enne sul letto, sanguinante e con l'asciugamano sul collo. Il marito era in piedi, in stato di shock. La donna è stata dimessa dall'ospedale in cui era stata ricoverata.

Cosa è successo

L'uomo, rintracciato dalla polizia, è stato condotto in carcere a Bari in attesa della convalida dell'arresto da parte del gip per tentato omicidio. Intanto la donna è stata dimessa con una prognosi di 30 giorni. In casa è stata trovata l'arma con cui il 47enne ha aggredito la moglie: si tratta di un grosso coltello da cucina ritrovato nell'appartamento e sequestrato dalla polizia.

L'aggressione

La vittima dell’aggressione, una donna di origine georgiana di 32 anni, è stata accoltellata poco prima con diversi fendenti al collo. Una prima ricostruzione degli eventi ha portato gli agenti della polizia di Stato a mettersi immediatamente sulle tracce del marito della donna aggredita, anch’esso georgiano, ritenuto l’autore dell’aggressione. 
L’accoltellamento sarebbe giunto al culmine di una lite, forse l’ennesima, tra l’uomo e la donna, scoppiata in mattinata all’interno dell’appartamento in cui i due vivono insieme. Non si conoscono i motivi scatenanti di questo litigio che avrebbe potuto finire in tragedia.

Attivato il protocollo anti violenza 

Per lei è stato attivato il protocollo speciale per le vittime di violenza, attivato da tempo a Bari, che prevede un percorso di tutela che inizia al momento della presa in carico all’interno del pronto soccorso e, attraverso l’attribuzione di un codice di triage specifico, attiva un pool multidisciplinare (Tmd), composto da personale sanitario (medici, infermieri, psicologi), assistenti sociali e operatori del terzo settore (Centri antiviolenza e Case rifugio) ed eventualmente dalle forze dell’ordine, laddove richiesto dalla vittima o da obblighi di legge. Gli agenti di polizia hanno anche provveduto ad ascoltare diversi testimoni presenti sul luogo del delitto e nei pressi dell’abitazione della coppia, per cercare di ricostruire il quadro completo della situazione al cui interno sarebbe poi scaturita la violenza di ieri mattina. 
Non si tratta purtroppo del primo caso di questo tipo né per Bari né per la Puglia nell’ultimo periodo. I dati, a livello nazionale, parlano di un aumento consistente degli omicidi che vedono come vittime donne, mentre i dati comunicati lo scorso novembre dai servizi cittadini dedicati alle donne vittime di violenza parlano di 170 donne che si sono rivolte nel 2022 al centro antiviolenza comunale. Di queste circa un quarto (43) sono state prese in carico, mentre sono stati 14 gli interventi in emergenza e 6 gli inserimenti in strutture protette per garantire loro sicurezza. Nell’ultimo triennio, che ha coinciso anche con il Covid e l’obbligo di convivenza, sono stati 972 gli accessi di donne con minori al centro di accoglienza comunale e 95 le accoglienze in strutture.

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