Fiera del Levante, ancora polemiche. Perdite importanti senza la campionaria

Fiera del Levante, ancora polemiche. Perdite importanti senza la campionaria
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Mercoledì 29 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 10:19

Fiera sì, fiera no. Il dibattito infiamma Bari, e non solo. Il primo a intervenire era stato Ignazio Zullo. Nei giorni scorsi anche il presidente dell’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, Maurizio Danese (che riunisce 40 operatori fieristici nazionali compresa proprio la Fiera di Bari), ha esternato grande soddisfazione per l’andamento delle campionarie nella fase post covid. «La risposta avuta finora dagli espositori e dai visitatori italiani – ha spiegato Zullo su affaritaliani.it – è stata grandiosa. Le Fiere sono riprese alla grande e con enorme entusiasmo da parte degli operatori e dei visitatori. Purtroppo a Bari la situazione è diametralmente opposta. La grande Fiera del Levante, fra le più importanti campionarie del Mezzogiorno, non si è tenuta perché ci sarebbe stata una scarsa adesione delle aziende per le difficoltà finanziarie. Fra le ragioni principali, anche la mancanza di materie prime e di prodotti disponibili, in conseguenza delle ripetute restrizioni adottate dai governi per contenere la pandemia. Un quadro che rispecchia perfettamente la situazione in cui versano migliaia di piccole e medie aziende o imprese in grandissima difficoltà».

L'organizzazione della Fiera

Una domanda nasce dunque spontanea. La mancanza di materie prime e di prodotti disponibili era solo un problema circoscritto agli espositori che dovevano venire a Bari? La Fiera del Levante, in tempi non sospetti, aveva dato loro la responsabilità del fallimento dell’85esima edizione, senza invece fare mea culpa. Gestire l’organizzazione della campionaria con i 111mila euro concessi dalla Regione Puglia per i padiglioni occupati dall’ospedale Covid e dal Centro Vaccini, probabilmente non sarebbe stato sufficiente per questo management. E per Zullo il problema sarebbe da circoscrivere a una politica definita fallimentare. 

La posizione della Regione

La stoccata alla Regione Puglia è evidente. Al coro si è aggiunta la voce autorevole di Andrea Preite, presidente di Unioncamere, che ha ammesso ai microfoni di Antenna Sud come “forse a Bari c’è stata qualche prudenza di troppo”. La Fiera del Levante segna da sempre l’appuntamento della ripresa economica, ma non è detto che la mancata organizzazione dell’85esima edizione sia davvero così negativa. Lo dimostrano altri eventi importanti che saranno ospitati per tutto l’anno nel comparto fieristico barese.

Oggi chiude i battenti Levante Prof, la settima edizione della manifestazione dedicata al sistema agroalimentare e specializzata nella filiera di grano, gelateria, birra, vino, bar, ristorazione, confezionamento, hotellerie, macchinari e tecnologie per l’agroalimentare. In questi ultimi quattro giorni, da qui sono transitate ben 300 aziende del settore, tra dirette e rappresentate, che hanno occupato un’area di circa 18 mila metri quadrati.
Il 7 ottobre tocca alla Fiera delle costruzioni, progettazione, edilizia e impianti, che torna a Bari dopo il successo dell’edizione 2019 a cui aderirono ben 350 espositori, per un totale di 20.137 visitatori, 20mila mq di spazi, 8 collettive di buyer esteri e 116 convegni. Quest’anno Saie Bari pone al centro della manifestazione il sistema delle costruzioni, per confermare il proprio ruolo di vero punto d’incontro commerciale, formativo e informativo per tutti.
Il 24 ottobre si aprono le porte del Salone dei Prodotti e dei servizi per la tabaccheria, interamente riservato agli operatori del settore.

In questa fase di trasformazione del sistema distributivo, è sempre più importante il contatto tra i rivenditori di generi di Monopolio, il sindacato di riferimento, F.I.T. e le aziende che completano l’offerta commerciale di questi punti vendita. Il poter mettere tutti in uno stesso posto per incontrarsi è la mission del T2000 in Tour. Il Salone conferma la sua formula di mostra-evento articolata in cinque tappe: Piacenza, Vicenza, Bari, Rimini e Torino.

Gli eventi programmati

Ma non è tutto, perché nel 2022 torna a Bari “Smart Building Levante”, evento a cadenza biennale dedicato all’innovazione tecnologica in ambito home, building e city del Mezzogiorno. La nuova edizione nasce da un rafforzamento della collaborazione con Acmei, uno dei principali distributori di materiale elettrico ed elettronico del Sud Italia, aggiorna anche il concept per dare la giusta evidenza alla scelta di Bari, come sede di questa manifestazione. Smart Building Levante, infatti, oltre a presentare le tecnologie più avanzate nell’ambito delle telecomunicazioni, della domotica, della sicurezza e nell’uso dell’energia, avrà un focus peculiare sulle tecnologie per contenere il global warming in ambienti tipicamente mediterranei.
E chi lo dice che la Fiera del Levante abbia realmente perso qualcosa in termini di ritorno economico dalla mancata organizzazione dell’85esima edizione? Lo spazio espositivo è molto attivo, soprattutto nel prossimo mese di ottobre. E probabilmente alla fine i numeri daranno proprio ragione all’attuale management. Con buona pace dei suoi numerosi detrattori. 
Al.Schi.
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