Bari, Costa Sud: partono gli espropri con un avviso da 7,5 milioni

Bari, Costa Sud: partono gli espropri con un avviso da 7,5 milioni
di Elga MONTANI
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Sabato 10 Settembre 2022, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 00:02

Un ulteriore tassello verso la realizzazione di Bari Costa Sud. È stato pubblicato ieri l’avviso relativo agli espropri, necessari affinché possa finalmente partire il progetto. Con la pubblicazione dell’avviso ha «inizio il procedimento di approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’opera emarginata in oggetto, con contestuale dichiarazione di pubblica utilità ed apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, sulle aree individuate catastalmente».

Le prescrizioni

Dal giorno della pubblicazione «gli interessati possono formulare osservazioni nel termine perentorio di trenta giorni».

Gli espropri riguarderanno il lotto 2, il lotto 4, il lotto 5 e il lotto 6 del progetto. I sei lotti, nello specifico, riguardano il parco costiero di “Pane e Pomodoro”, “Torre Quetta” e “Torre Carnosa” (i lotti 1,2 e 3) e prevedono «la riqualificazione naturalistica della fascia litoranea, con interventi di piantumazione, nuova rete di percorsi misti ciclopedonali e riprofilazione e parziale ridisegno del tracciato della strada litoranea. Mentre i lotti 4, 5 e 6 sono relativi, rispettivamente, al “Parco Valenzano”, che prevede un settore di «rinaturalizzazione dell’alveo della Lama Valenzano ed un settore di realizzazione del parco agricolo reticolare»; alla realizzazione di un parco agricolo reticolare, con creazione di una «rete di spazi aperti ad uso pubblico all’interno di zone destinate ad orticoltura» e al “Parco Bellavista”, con la completa riqualificazione dell’area occupata dal centro sportivo Bellavista e l’estensione delle attrezzature sportive. La maggior parte degli espropri riguarda il lotto 5 e il lotto 4.

Il rischio intoppi legali

La speranza è che non ci si imbatta in intoppi legati a tali espropri, in quanto il progetto di Bari Costa Sud è finanziato con fondi del Pnrr, e questo comporta tempi molto ristretti per la realizzazione, che se non si rispettano portano all’obbligo di restituzione dei fondi ottenuti. Gli step da rispettare parlano di termine della progettazione entro la fine dell’anno, aggiudicazione delle opere entro il 2023, e conclusione dei lavori prevista nel 2026. Il progetto ha ottenuto ben 75 milioni di euro di finanziamento, necessari alla sua realizzazione, ed è stato inserito nell’elenco dei 14 interventi del “Piano Strategico Grandi Attrattori Culturali” finanziati dal PNC (Piano Nazionale Complementare) a sua volta compreso nel più ampio Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che mira «ad incrementare il livello di attrattività del sistema turistico e culturale del Paese, attraverso la modernizzazione delle infrastrutture, materiali e immateriali».

L'arrivo dei 7,5 milioni

Nei giorni scorsi era giunta la notizia dell’arrivo dei primi 7,5 milioni di euro, necessari proprio agli espropri di cui all’avviso pubblicato ieri. Nel complesso, grazie a questo progetto, si riuscirà a riqualificare tutte le aree degradate collocate a sud-est della città di Bari. Zona che ad oggi risulta poco fruibile, ma che «presenta caratteri peculiari del paesaggio costiero quali componenti naturalistiche e orticultura costiera, ancora libero dall’insediamento». Se tutto andrà per il verso giusto nel 2026 Bari potrà contare su un parco lineare costiero lungo 6 chilometri, che andrà a connettere il lungomare monumentale e le spiagge urbane con i quartieri collocati a est e a sud del nucleo urbano centrale diventando, si può leggere nel progetto «il parco più rilevante in termini di dimensioni e funzioni dell’area metropolitana di Bari». L’idea alla base del progetto prevede la valorizzazione degli elementi preesistenti che andranno poi a convivere con funzioni urbane legate alla balneazione e al tempo libero.

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