Corso Italia, via i materassi: scoppia la rivolta dei clochard

Corso Italia, via i materassi: scoppia la rivolta dei clochard
di Valter CIRILLO
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Mercoledì 31 Maggio 2023, 21:41

Ci sono stati attimi di tensione ieri mattina in corso Italia, in occasione della giornata programmata per la rimozione degli ingombranti. L’amministrazione comunale in accordo con l’Amiu, ha compiuto questo lavoro con l’intento di «ripulire la strada e renderla igienicamente adeguata», come ha sottolineato già la settimana scorsa il presidente del Municipio I Lorenzo Leonetti. Ma i senzatetto che si trovavano per strada letteralmente accampati tra via Ravanas e via Trevisani, dal lato dei portici, in teoria di responsabilità della Ferrovia Appulo Lucana, al passaggio degli operatori si sono opposti in maniera drastica al ritiro dei materassi e delle brandine che utilizzano come letti, creando scompiglio. 


Per placare la rivolta, scoppiata intorno alle 11, sono intervenuti prima i vigili urbani che accompagnano i dipendenti Amiu e anche i rinforzi chiamati: un’altra unità della polizia locale e i carabinieri. «Gli operatori ecologici – ha raccontato Fabrizio, commerciante di corso Italia – sono passati per rimuovere brandine, materassi, divani, reti, compensati, cartoni e tutti gli oggetti che ingombrano corso Italia.

All’altezza del centro Polifunzionale Area 51 varie persone di colore, poco meno di una decina, hanno impedito la rimozione degli oggetti abbandonati e da loro utilizzati. Gli animi si sono accesi, con urla e tentativi di aggressione, placati solo dopo l’intervento delle forze dell’ordine che hanno cercato di dialogare con loro e far proseguire i lavori di pulizia della strada». 

Sono numerosi i senzatetto che "vivono" nella zona 


Questo episodio si aggiunge ad altri che interessano questa arteria importante della città di Bari nella quale sono presenti numerosi B&B affollati di turisti, ma nella quale è presente un centro di accoglienza molto frequentato che concede pasti e aiuti di vario genere ai meno abbienti. «I senzatetto - prosegue Fabrizio - che vivono e bivaccano sotto i binari della Fal proprio di fronte ad Area 51 sanno che ogni mercoledì c’è questa operazione di sgombro e solitamente spostano tutto il mobilio, le coperte, i cartoni e quant’altro nelle vie limitrofe. La situazione sta diventando insostenibile, perché nonostante il centro polifunzionale dia loro la possibilità di usufruire dei servizi, queste persone scelgono di fare tutto per strada. Noi commercianti e i residenti non ce la facciamo più e credo che non sia una bella vetrina per i turisti che si imbattono in questo angolo della città». L’amministrazione comunale è impegnata da tempo alla risoluzione di questo problema che però non si riesce a risanare. La gente bisognosa, i senzatetto e tutti i meno abbienti hanno la possibilità di trovare varie forme di sostegno offerte loro da vari enti pubblici. 


Ma in corso Italia si sta creando un folto gruppo di persone che scelgono di vivere volontariamente in quella maniera, rifiutando qualunque forma di sostentamento. «In varie occasione abbiamo concesso a queste persone la possibilità di vivere in maniera più decorosa – ha dichiarato il presidente Leonetti -. Loro però sistematicamente hanno rifiutato perché vogliono vivere in quel modo. È una scelta loro e noi l’accettiamo, però questa non deve mettere in condizione di difficoltà chi vive sistematicamente in quella parte della città. Sotto quei portici fanno bisogni e tante altre azioni poco decorose. Il gesto che hanno compiuto non lo accetto in nessun modo, soprattutto perché hanno impedito agli operatori ecologici, mandati dal Comune per mantenere igienicamente salubre l’area, di svolgere il proprio lavoro. Mi auguro che possano arrivare dei provvedimenti per dare una nuova collocazione per queste persone perché vivere così non è un vivere umano».

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