Stop ai tavolini senza regole: la stretta del Comune per via Roberto da Bari

Stop ai tavolini senza regole: la stretta del Comune per via Roberto da Bari
di Elga MONTANI
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Martedì 16 Novembre 2021, 05:00

Stop ai tavolini selvaggi in via Roberto da Bari. La Giunta Comunale di Bari corre ai ripari dopo le diverse proteste giunte dai residenti della zona e dai cittadini, che lamentavano la mancanza di vie di fuga e di passaggi pedonali adeguati. Troppo spesso si era costretti a slalom tra i tavoli e le sedie posizionati a centro strada nelle due sezioni della via pedonalizzate, soprattutto nel primo isolato adiacente a via Nicolai e da tempo diventato centro di aggregazione di giovani e meno giovani. Una recente delibera ha cercato di porre rimedio alle problematiche lamentate, uniformando la situazione a quella già presente su altre zone pedonali del centro, come via Sparano e via Argiro.
E, dopo aver sentito anche la Soprintendenza in merito, essendo in zona presenti anche edifici vincolati, la Giunta ha elaborato un “Progetto Unitario per l’Occupazione di Suolo Pubblico”. Tale progetto nasce, prima di tutto, si legge, «Dall’esigenza, soprattutto in relazione all’accresciuta attenzione sia “culturale” che “normativa” alla tutela del paesaggio ed alla salvaguardia dei beni d’interesse storico e architettonico, di regolamentare coerentemente le occupazioni di suolo pubblico con particolare riferimento ai centri e nuclei “storici” della Città, senza trascurare le sopraggiunte normative dei “Codici” sia della strada che dei beni culturali e del paesaggio». 


La progettazione unitaria è stata redatta dall’amministrazione comunale per il tramite dell’architetto Francesco Mario Specchio della Ripartizione IVOP. In base a questo progetto unitario sono diverse le novità che riguardano l’occupazione di suolo pubblico in via Roberto da Bari, nei tratti compresi tra via Nicolai e via Dante, e tra corso Vittorio Emanuele e via Piccinni. Il primo punto da considerare, stando a quanto scrive la Soprintendenza, è relativo al fatto che le aree occupate devono necessariamente essere intervallate da aree libere da ingombro, in modo tale da permettere agevolmente il passaggio dei pedoni, e allo stesso tempo le aree occupate da distinti gestori devono anche essere omogenee, e quindi non essere contraddistinte da soluzioni prive di continuità.

Le aree libere presenti tra una occupazione e l’altra devono essere larghe almeno 1,5 metri. Inoltre, non saranno previste occupazioni adiacenti i marciapiedi, in modo tale da consentire ai pedoni di transitare agevolmente sui marciapiedi stessi. Sarà quindi presente una unica fascia di ingombro, che potrà essere occupata da tavoli e sedie, larga circa quattro metri. In base al progetto stabilito ci sono regole ferree anche per quanto riguarda il tipo di arredo da poter utilizzare. 


Eventuali mensole su portelloni di ingresso con sgabelli non potranno essere utilizzate, eccezion fatta per quelle già presenti, mentre gli ombrelloni dovranno avere una altezza massima non superiore a 240 cm ed una altezza minima non inferiore a 220, con struttura portante in ferro o legno e un telo di copertura bianco o écru, che non abbia discesa verticale. Le basi dovranno essere in pietra o metallo brunito. Divieto assoluto di utilizzare coperture in materiale plastico. 
Gli ombrelloni non dovranno avere alcuna scritta, e non è consentito alcun tipo di copertura aggiuntiva che potrebbe essere d’intralcio ai pedoni. Infine, in ogni isolato interessato dovrà essere garantita l’omogeneità dei colori degli arredi che potranno essere solo di alcuni tipi: le sedie possono essere del tipo “da regista” o con schienale impilabile e intelaiatura in resina, mentre gli sgabelli possono essere con schienale impilabile e intelaiatura in Fiberglass; i tavoli saranno tutti quadrati di dimensione 70x70 con struttura in alluminio e piano in polipropilene. Tutto questo comporta che da ora in poi le singole concessioni per occupazioni di suolo pubblico verranno rilasciate solo se conformi al progetto unitario, mentre le occupazioni di suolo pubblico già rilasciate, su via Roberto da Bari, dovranno provvedere all’adeguamento a quanto previsto dalla progettazione unitaria alla scadenza del proprio periodo di occupazione, ovvero in occasione del rinnovo della autorizzazione.

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