Cemento amianto nel cantiere: la polizia locale sequestra tutto. Una denuncia

Cemento amianto nel cantiere: la polizia locale sequestra tutto. Una denuncia
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Lunedì 17 Aprile 2023, 15:10

Probabile presenza di cemento-amianto: cantiere sotto sequestro da parte della polizia locale di Bari. A seguito della segnalazione di un cittadino, gli agenti sono intervenuti in un cantiere nel quartiere Libertà.

Il sopralluogo

Giunti sul posto gli agenti hanno notato alcuni pannelli lasciati per strada, presumibilmente in cemento amianto. Saliti sul lastrico solare dell'edificio hanno trovato un operaio intento a rimuovere manualmente e a sezionare onduline in presunto cemento amianto, non trattate preventivamente con fissativo, con inevitabile sbriciolamento di parti di esse. Immediatamente si ordinava la sospensione dell’attività di rimozione del materiale, presumibilmente in cemento-amianto,  che avrebbe dovuto essere, per norma tecnica, prima trattato e poi smaltito, utilizzando un apposito piano di lavoro.

Gli accertamenti


Si accertava, in seguito, che sul marciapiede antistante l’edificio oggetto della rimozione del cemento amianto vi era la presenza di circa 15 (quindici) onduline delle dimensioni di mt. 1,40 x 1,20 nonché di una tubazione della lunghezza di mt. 1,50 circa, in presunto cemento amianto, avvolte all’interno di un telone in plastica.

Le stesse risultavano rotte e non trattate preliminarmente alla rimozione e pertanto non rispettavano la normativa vigente inerente il deposito preliminare dei rifiuti pericolosi. All’uopo si provvedeva a prelevare un campione del materiale per il successivo inoltro e le relative analisi all’Arpa Puglia.

La denuncia


Considerato che le quindici onduline e la tubazione erano state rimosse senza aver redatto alcun piano di lavoro  e depositate non rispettando la normativa inerente il deposito preliminare dei rifiuti pericolosi, si provvedeva a porre sotto sequestro giudiziario l’area oggetto del deposito incontrollato, contenente presunto cemento amianto. Successivamente la zona veniva delimitata mediante recinzione metallica, nastro bicolore ed apposizione di cartello indicante il sequestro giudiziario. Il titolare dell’impresa esecutrice dei lavori è stato denunciato e nominato custode giudiziario.
 

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