Il car sharing piace: via al servizio di mobilità. Oltre 700 richieste, ma le auto sono poche

Il car sharing piace e convince: via al servizio di mobilità. Oltre 700 richieste, ma le auto sono poche. Prendere un’auto in sharing a Bari, nella prima giornata di test, è davvero molto semplice. Basta un telefonino e il gioco è fatto. Primo passo è la registrazione nella app della Pikyrent, la prima azienda che ha fatto partire il servizio in città con venti mini auto elettriche. Una registrazione ieri mattina un po’ difficoltosa (solo nelle prime ore) a causa del boom di richieste: ben 700. Ma tutto si è risolto in poco tempo e ricevuta la conferma, si può cominciare il noleggio. Il sistema è davvero molto semplice e intuitivo. Grazie alla geolocalizzazione del proprio smartphone è possibile individuare l’auto più vicina. Si inquadra il qr code presente sul mezzo e la portiera si apre. Il mini mezzo ha tre marce ed è con cambio automatico: molto semplice da guidare. Una volta raggiunta la propria destinazione basta uscire dall’auto, selezionare sulla app il tasto chiudi e il servizio è concluso. Le tariffe? Un euro per lo sblocco, 26 centesimi al minuto per la prenotazione, 39 centesimi al minuto per il noleggio e 29 centesimi al minuto per la sosta, con una tariffa massima giornaliera di 78 euro.

Il primo test

«È stata una prima giornata intensa: abbiamo ricevuto circa 700 richieste di attivazione del servizio via app e ora ci stiamo occupando di validare i documenti degli utenti come da prassi – commenta Antonella Comes, ceo Pikyrent – Questo aspetto è importante per poter permettere la guida in sicurezza e in conformità con la linea guida del Comune del limite dei 18 anni d’età.

Sono arrivati anche i primi noleggi e la città ha risposto davvero incuriosita alla novità. Le auto saranno disponibili per questi primi giorni in vari quartieri di Bari, tra cui anche Madonnella, Japigia e naturalmente il centro. Invitiamo tutti a seguire i nostri social e visitare il nostro sito web per approfondire il funzionamento del servizio». Non tutti i quartieri sono ancora coperti. Con l’aumento dei mezzi aumenterà anche l’estensione. Al momento per esempio non si possono noleggiare le mini car a San Girolamo, Palese, Santo Spirito, San Paolo, parte di Ceglie, San Giorgio e Torre a Mare.

Dopo i primi venti veicoli, già assicurati, arriveranno, entro i 120 giorni previsti dal bando di gara, le altre 30 auto più 100 scooter sempre proposti dalla Pikyrent. Per gli scooter purtroppo ci vorrà un po’ più di tempo a causa di ritardi nella produzione che si stanno registrando da fuori Europa. In via di completamento anche i procedimenti per il rilascio dell’autorizzazione a svolgere il servizio di car e scooter sharing in favore delle altre società partecipanti all’avviso: Reby Italia S.r.l. (100 scooter), Bit Mobility S.r.l. (30 auto e 75 scooter) e Smart Venture S.r.l. (100 scooter).

«Bari ha già dimostrato di essere pronta per i servizi di sharing classificandosi addirittura quinta in Italia e concorrendo solo con i monopattini, quindi c’è una propensione di chi frequenta la città di utilizzare i mezzi condivisi – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso – con l’aumento dell’offerta e con l’attivazione del car sharing, dello scooter sharing e del bike sharing puntiamo ad incrementare questa forma di mobilità sostenibile che permette, a parità di numero di spostamenti in città, di avere mezzi in numero inferiore che circolano perché sono in sharing». Il Comune monitorerà nelle prossime settimane il servizio e il gradimento. «Monitoreremo il gradimento nei prossimi giorni e nelle prossime settimane e cercheremo di capire la risposta reale della città a questa innovazione», conclude Galasso. Fino al primo pomeriggio di ieri i noleggi sono stati poco più di una decina.
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