Bullismo, Decaro rassicura ai genitori: «Più telecamere e controlli»

Bullismo, Decaro rassicura ai genitori: «Più telecamere e controlli»
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Martedì 15 Marzo 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 16:21

Continua la battaglia dei genitori del gruppo BulliStop – Vivere Bari senza paura, non solo contro le aggressioni ai danni dei ragazzi, ma soprattutto contro l’indifferenza della gente e la mancanza di senso civico. E dopo l’incontro con il prefetto, Antonia Bellomo, che ha avuto luogo qualche settimana fa, ieri mattina è stata la volta di confrontarsi con il sindaco, Antonio Decaro. Il gruppo, nato sull’onda dell’indignazione e della paura dei genitori per i propri figli, in seguito alle diverse aggressioni avvenute ai danni di minori al parco Due Giugno e non solo, ormai conta oltre 300 iscritti.

L'obiettivo dell'associazione


Fin dalla sua nascita non si pone come obiettivo quello di fare discorsi sul bullismo o di lottare contro tale piaga in quanto, come sottolineano i genitori che ne fanno parte, non ne hanno le competenze, ma puntano a «coltivare l’attenzione della gente». Durante l’incontro con il primo cittadino, tenutosi nella tarda mattinata di ieri. «Il sindaco come genitore ha sottolineato di comprendere e condividere le nostre preoccupazioni – racconta la portavoce del gruppo, Alba Nardone -.

Decaro ha sottolineato di appoggiare lo scopo del nostro gruppo, ovvero diffondere la cultura dell’attenzione verso il prossimo». Ciò che, infatti, ha creato ansia negli stessi genitori è stata l’indifferenza, verificatasi durante le aggressioni nella zona del parco, soprattutto considerando che sono avvenute in pieno giorno. «Su questo discorso – aggiunge Nardone – abbiamo fatto al sindaco l’esempio di un fatto di cronaca avvenuto pochi giorni fa a Bari, in via De Giosa. Nell’occasione, una donna è stata aggredita nel portone di casa, ma grazie all’intervento di tre ragazzi che passavano in zona si è evitato il peggio. Proprio perché questi giovani, passando, hanno notato qualcosa di strano e hanno deciso di intervenire, e di non girare la testa dall’altra parte». La delegazione ha chiesto conto anche dei controlli, che il prefetto aveva loro garantito di potenziare, soprattutto in alcune zone “delicate”.

L'incontro con il sindaco


«Il sindaco ci ha garantito che i controlli continueranno ad esserci, e che si sta provvedendo ad un incremento della presenza di telecamere sul territorio cittadino», aggiunge Nardone. Più difficile riuscire ad avere ciò che il gruppo sta chiedendo a gran voce, cioè dei presidi fissi nei parchi e nei giardini in città, così come una volta c’erano i famosi guardiani dei parchi. In merito, conclude Alba Nardone: «Ci è stato detto che non è facile prevedere dei presidi fissi, ma nonostante questo il sindaco ci ha garantito che proverà in ogni modo a venire incontro alle nostre esigenze, che puntano solo alla sicurezza dei nostri ragazzi e di tutti i ragazzi della città di Bari». Soddisfatto dell’incontro, avuto con i genitori, anche il sindaco, Antonio Decaro. «Oggi (ieri, ndr) ho voluto incontrare le famiglie che nelle scorse settimane hanno denunciato episodi di aggressione, ai danni dei propri figli, in alcune zone della città – ha dichiarato il primo cittadino -. Le ho ringraziate, innanzitutto, perché attraverso le loro denunce formali le forze dell’ordine hanno potuto avviare le indagini sull’accaduto». «Dal canto nostro – ha aggiunto Decaro - stiamo cercando di aumentare i presidi di videosorveglianza in tutta la città, compreso nei luoghi di maggiore aggregazione, come i parchi cittadini, ma vogliamo anche incentivare l’animazione e la presenza dei cittadini in questi spazi così da avere una presenza costante». Si punta, quindi, non solo alla sorveglianza e alla repressione, ma alla prevenzione attraverso politiche che facciano sì che i luoghi di aggregazione della città siano vissuti e sorvegliati proprio da chi li vive, prima che dalle telecamere e dalle forze dell’ordine. «Nel frattempo – conclude il sindaco - anche le forze dell’ordine stanno cercando di intensificare le attività di controllo itinerante».
Un lavoro in sinergia, fatto di controllo, prevenzione, e maggiore presenza in determinati luoghi, potrebbe essere la soluzione ad un problema che, purtroppo, sta riguardando tutta la città e per cui la semplice repressione sembra non essere più sufficiente.

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