Bike sharing, arriva l'ok dalla Sovrintendenza

Bike sharing, arriva l'ok dalla Sovrintendenza
di Samantha DELL'EDERA
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Martedì 2 Agosto 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:48

Il nuovo bike sharing può finalmente partire. E’ arrivato l’ok della Sovrintendenza (con alcune prescrizioni) per la sistemazione dei totem pubblicitari e il Comune ieri, con una determina dirigenziale, ha approvato il progetto della Sitael, la società che gestirà il servizio operato a marchio Vaimoo.

Il via libera

Ci sono voluti anni per arrivare al via libera definitivo.

Il bando è stato pubblicato dal Comune nel 2016 ed è stato affidato nel 2018. Si sono però presentate, nel corso di questi anni, diverse difficoltà. L’ultima da parte della Sovrintendenza che non vedeva di buon occhio la sistemazione di totem pubblicitari in zone di pregio come via Sparano o corso Vittorio Emanuele. I totem sono infatti necessari per poter rendere “remunerativo” il servizio da parte della società che ha vinto l’appalto. Senza possibilità di affittare spazi pubblicitari, il servizio sarebbe stato in perdita.


Alla fine il via libera della Sovrintendenza è arrivato il 16 giugno, anche se sotto determinate condizioni. Contemporaneamente la Sitael ha proposto delle migliorie al progetto iniziale: l’inserimento a bordo della bicicletta di un dispositivo denominato “smart lock”- lucchetto elettromeccanico - dotato di connettività internet e sensori gps ad alta precisione che consentirebbe lo sbocco della bicicletta e quindi l’utilizzo da parte dell’utente; la dotazione, a bordo delle biciclette sia elettriche che muscolari, di un sistema di diagnostica avanzato in grado di comunicare tra l’altro, via internet, agli operatori la percentuale di carica delle batterie presenti nel veicolo e la necessità di un cambio batteria, delle biciclette elettriche, per mantenere l’efficienza e disponibilità del mezzo; la dotazione di un’applicazione mobile per il cittadino in grado di semplificare, con uno strumento alla portata di tutti, le operazioni di accesso al servizio; l’ implementazione di stazioni virtuali che consistono in spazi, ben identificati e circoscritti, nel quale l’utente può prelevare e riconsegnare le biciclette elettriche e muscolari, riducendo drasticamente l’impatto del servizio di bike sharing sull’occupazione di suolo pubblico.

La flotta a disposizione


La società ha proposto anche l’aumento delle stazioni da 42 a 50 distribuite su tutta la città, l’aumento di 30 unità del parco biciclette elettriche disponibili nella prima fase di erogazione del servizio, comportando l’incremento complessivo del parco di bici circolanti da 700 a 730 unità, il prolungamento del servizio sino alle ore 24 di ogni giorno di attività.
L’amministrazione ha dato l’ok anche alle migliorie proposte, approvando il progetto definitivo. «Le migliorie - si legge nella determina dirigenziale - sono volte a fornire un servizio di bike sharing basato su un’avanzata soluzione tecnologica ed operativa, di cui la stessa società ne è proprietaria, capace di apportare valore aggiunto gestionale e tecnologico all’iniziativa di prossima realizzazione, rendendola in linea con le più recenti ed efficienti tecnologie disponibili sul mercato; le stesse migliorie non comportano alcun onere finanziario a carico dell’amministrazione». Fissata infine a 14 l’età minima per accedere autonomamente al servizio.
L’investimento complessivo è di oltre 2.300.000 euro a cui si aggiungeranno quattro milioni di euro per la manutenzione. Soldi che si potranno recuperare con la pubblicità e il canone corrisposto dal Comune di 60mila euro l’anno, al quale si aggiungeranno altri 700mila euro una tantum. Secondo i calcoli dell’amministrazione, il valore della concessione per tutti i 20 anni sarà di 30 milioni di euro.
 

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