La bici come mezzo per andare al lavoro: Bari prima in Italia e terza in Europa per l'uso delle due ruote

La bici come mezzo per andare al lavoro: Bari prima in Italia e terza in Europa per l'uso delle due ruote
di Elga MONTANI
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Mercoledì 8 Marzo 2023, 12:01

La città di Bari presa ad esempio a livello europeo per il programma che permette di trasformare i chilometri percorsi in bici per andare al lavoro in un corrispettivo economico. Bari, infatti, si piazza al terzo posto di una classifica realizzata dal World Economic Forum di Ginevra, una fondazione no profit che si occupa di approfondire e discutere le tematiche più importanti che riguardano il pianeta, tra cui ambiente e salute. 

La classifica


Si tratta di una classifica dei paesi europei in cui è in vigore il miglior piano per spostarsi in bicicletta per andare a lavoro.

La città di Bari rappresenta l’Italia al terzo posto di questa classifica, facendo piazzare il nostro Paese dopo il Belgio e i Paesi Bassi, in quanto garantisce ai cittadini di poter guadagnare, pedalando, fino a 25 euro al mese. Al primo posto della classifica si piazza il Belgio, dove sono le compagnie a dare agevolazioni ai propri dipendenti che vanno al lavoro in bicicletta, permettendo loro di avere uno sconto sulle tasse di 24 centesimi di euro per ogni chilometro percorso, che dal primo maggio diventeranno 27 centesimi. Il secondo posto è invece occupato dai Paesi Bassi dove le compagnie garantiscono 17 centesimi di euro al chilometro percorso in bici di sconto sulle tasse, per cui un viaggio di 10 chilometri al giorno permette un risparmio annuale di 480 euro. A Bari, l’agevolazione ritenuta meritevole di plauso dall’associazione è partita nel 2019 all’interno del più ampio progetto denominato Muvt. Al momento del lancio, si trattava di una misura di carattere sperimentale finalizzata a favorire l’utilizzo della bicicletta nei tragitti casa-scuola e casa-lavoro, ed era finanziato dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito del progetto “Casa-Scuola, Scuola-Lavoro”. 

La sperimentazione


Inizialmente destinato esclusivamente ai cittadini residenti maggiorenni, è stato successivamente esteso anche agli studenti universitari fuori sede, iscritti agli atenei della città. La sperimentazione, che attualmente è in procinto di diventare misura stabile (grazie all’utilizzo del Pon Metropolitano 2014-2020), prevede nello specifico un rimborso di 20 centesimi di euro a chilometro per il tragitto casa-lavoro, e 4 centesimi di euro a chilometro per altri tragitti all’interno del confine urbano (relativo a biciclette tradizionali), l’importo scende invece a 10 centesimi di euro al chilometro e 2 centesimi di euro al chilometro per, rispettivamente, biciclette elettriche o a pedalata assistita, fino a un massimo di 1 euro al giorno, e 100 euro in 4 mesi. «Questo risultato per tutti noi è importante – sottolineano dall’amministrazione comunale - anche perché in Italia, rispetto agli altri paesi, i piani che regolano la mobilità sostenibile sono diversi da Comune a Comune, quindi, la nostra città risulta virtuosa non solo rispetto a tanti paesi europei, ma anche tra le città della nostra penisola». 


«Bari si conferma – concludono -, ancora una volta, come città verde che investe sulla mobilità urbana per la salute dell’ambiente e dei cittadini». Per partecipare a questa iniziativa ed avere il rimborso chilometrico, i cittadini devono dotarsi di un kit, fornito sia alle biciclette tradizionali che a quelle elettriche che non hanno sistema di rilevazione, e composto da: luce led di segnalazione; targa catarifrangente, adattatore valvola per gonfiare le ruote dai benzinai; supporto smartphone da manubrio; un dispositivo tecnologico Bluetooth da montare sulla ruota della bicicletta, indispensabile per il monitoraggio della propria attività; app per smartphone (Android versione 5 e successive, iOS) indispensabile per il corretto funzionamento dell’intero sistema. 
Dopo aver installato il kit e scaricato l’app, ci si dovrà registrare al servizio, e così sarà possibile permettere la regolare quantificazione dei chilometri percorsi in bici, così da avere al raggiungimento degli obiettivi il rimborso spettante.

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