Controlli dei Nas negli studi medici: medicinali sequestrati e due dottori denunciati

Dodici studi di professionisti segnalati in provincia di Lecce

Controlli dei Nas negli studi medici: medicinali sequestrati e due dottori denunciati
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Mercoledì 22 Febbraio 2023, 10:16 - Ultimo aggiornamento: 16:23

A seguito dei controlli  da parte del Nas svolti presso due studi medici della provincia di Barletta-Andria-Trani, sono state rinvenute e sottoposte a sequestro complessivamente 59 confezioni di specialità medicinali, tutte prive del bollino farmaceutico, del valore complessivo di euro 700. Denunciati  2 medici di medicina generale, titolari degli studi.

Presso due ulteriori studi medici pediatrici di Bari è stata riscontrata, a fattor comune, la mancata indicazione di alcuni orari di apertura, in difformità con la normativa vigente. In una delle due strutture, inoltre, è stata accertata la conservazione di farmaci e vaccini all’interno di un frigorifero di tipo domestico, situato in un locale privato, comunicante con la struttura.  

In provincia di Lecce

Sono invece 44 i controlli effettuati dai Nas tra Lecce e provincia. Dodici gli studi medici (medici di base e pediatri) segnalati all'autorità sanitaria Asl Lecce, per carenze strutturali (sale d'attesa inidonee o sporche e bagno promiscuo medico-paziente) e frigoriferi non idonei alla conservazione dei farmaci e dei vaccini. Tra i Comuni interessati dai controlli Lecce, Galatina, Vernole, Melendugno, Salice.

I controlli concordati con il Ministero 

I Carabinieri dei NAS, nell’ultimo periodo, di concerto con il Ministero della Salute, hanno effettuato una intensa attività di controllo, su tutto il territorio nazionale, presso gli studi medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, al fine di accertare la presenza del medico nello studio nei giorni e negli orari comunicati all’ASL e svolgere una verifica generale sulla corretta conduzione dell’ambulatorio.

Sono stati ispezionati complessivamente 1.838 studi di Medici di Medicina Generale e pediatri convenzionati, dei quali 251 hanno evidenziato non conformità (pari a ca. il 14%), rilevando 308 tra irregolarità penali ed amministrative. Le non conformità più frequenti, pari al 65% delle violazioni contestate, hanno riguardato carenze igienico/strutturali degli ambienti destinati alle visite, come la presenza di attrezzature non idonee all’uso medico, impiego di locali diversi da quelli dichiarati o privi di sufficiente areazione.

Tali irregolarità sono state oggetto di segnalazione alle Autorità Sanitarie locali per il ripristino delle condizioni di regolarità. Sebbene la maggioranza degli studi controllati abbia offerto una corretta erogazione dei servizi ai propri assistiti, gli accertamenti dei NAS hanno consentito l’emersione di alcune situazioni illecite che hanno determinato il deferimento all’Autorità giudiziaria di complessive 51 figure mediche e amministrative. Tra queste, 3 medici sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria poiché ritenuti responsabili di aver falsamente attestato, all’Azienda Sanitaria Territoriale, l’esecuzione di visite e prestazioni domiciliari o presso case di riposo nei riguardi dei propri mutuati, risultati nella realtà mai svolti, ricevendo indebitamente il rimborso delle prestazioni dichiarate. 

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