Lancio di pietre in piazza Europa, la baby gang colpisce ancora

Lancio di pietre in piazza Europa, la baby gang colpisce ancora
di Elga MONTANI
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Venerdì 17 Febbraio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:45

La “baby gang” del quartiere San Paolo di Bari continua a creare scompiglio. Mercoledì sera il gruppo di ragazzi si è reso protagonista di alcuni episodi ai danni delle persone che si trovano a visitare piazza Europa e i locali lì presenti. Stando alla denuncia di un cittadino via social, avrebbero lanciato pietre contro le persone e una signora che frequenta la palestra avrebbe denunciato di essere stata colpita. E stando a quanto riporta in risposta un altro abitante del quartiere, il gruppo avrebbe anche lanciato arance addosso alla gente, non solo pietre
Nel quartiere la situazione sembra sempre più difficile, anche se né i carabinieri né la polizia di Stato hanno ricevuto, al momento, denunce in merito ai diversi episodi che i cittadini raccontano siano accaduti. E senza denunce risulta davvero difficile il lavoro delle forze dell’ordine, considerando anche che a quanto pare si tratterebbe di minori. Quelli di mercoledì non sono comunque gli unici episodi di cui il gruppo si sarebbe reso responsabile. Solo la settimana scorsa una studentessa aveva denunciato di essere stata aggredita a bordo di un autobus Amtab della linea 13.

Le denunce


«Hanno iniziato a sputarmi contro almeno un 4-5 volte – aveva denunciato la giovane - e hanno iniziato ad urlare degli insulti abbastanza pesanti, completando il tutto con la toccata nelle parti intime». Sulle pagine del Nuovo Quotidiano di Puglia aveva sottolineato: «La cosa più triste è che nessuno sia intervenuto neanche l’autista, che anziché far scendere i ragazzi, ha continuato la corsa. Purtroppo, mi sono dovuta difendere da sola». Un copione che si ripete, in cui le vittime devono combattere quasi sempre da sole contro gli aggressori, anche se si trovano in un parco strapieno di gente. Come accaduto nel mese di gennaio al parco della ex caserma Rossani. In quell’occasione, due ragazzi di 17 anni sono stati vittime di una aggressione, da parte di un gruppo di ragazzi leggermente più giovani, formato da almeno dieci elementi sia maschi che femmine. Una aggressione durata pochi minuti, ma a cui hanno assistito molte persone, anche in questo caso senza intervenire. 

I precedenti


Un paio di settimane fa era invece accaduto un episodio simile al parco Due Giugno, vittime tre ragazzini di 13 anni.

Per fortuna, in questo episodio non si era arrivati all’aggressione fisica, ma solo verbale. Il gruppetto, infatti, aveva cercato di sottrarre ai ragazzini cellulari e soldi, ma poi aveva desistito. E il 30 gennaio scorso, uno studente di 20 anni è stato aggredito in via Re David, da un gruppo di quattro ragazzi del posto. La causa scatenante la violenza, come al solito, pretestuosa: avrebbe detto di no alla richiesta di una sigaretta e poi, poco dopo, sarebbe stato colpito da tre ragazzi e una ragazza, probabilmente minorenni. Unico caso in cui un uomo che ha assistito alla scena ha chiamato il 112. E sono solo gli episodi dell’ultimo mese e mezzo, andando a ritroso nel tempo è possibile trovarne molti altri. Molti al parco Due Giugno e al parco della ex caserma Rossani, due zone in cui i controlli sono stati aumentati appositamente, al punto che alla Rossani il fine settimana è ormai attivo un presidio fisso. Alla Rossani lo scorso anno un ragazzo di colore è stato aggredito da un giovane barese, e colpito talmente forte sul volto da aver perso la funzionalità di un occhio. In questo caso l’aggressore è stato individuato e pochi giorni fa è iniziato il processo a suo carico.


A parco Due Giugno, invece, stando alle risultanze delle indagini, per un periodo ha operato una piccola banda, alcuni membri della quale sono stati identificati, e denunciati. Due 15enni indagati per le tre aggressioni avvenute, tra dicembre 2021 e aprile 2022, proprio nel polmone verde cittadino, accusati a vario titolo di rapina, tentata rapina aggravata e continuata, lesioni personali pluriaggravate e violenza privata aggravata, hanno chiesto scusa in aula alla pm minorile, Ketty Lombardo Pijola, e si sono detti «pentiti» di quanto fatto. Un lungo elenco di episodi che confermano quanto emerge dalla relazione della Corte d’Appello di Bari in merito ai delitti con protagonisti minori, che sottolinea come il problema effettivo non sia quantitativo, piuttosto qualitativo, in quanto da questo punto di vista si registra un aggravamento delle imputazioni. Nella relazione si legge, inoltre, che «non possono essere sottaciute le evidenze di atti aggressivi di conclamata violenza, che hanno visto i minori autori di atti efferati», per i quali «si sono profilate incriminazioni per fatti gravissimi commessi da minori».

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