Dopo i diversi episodi di violenza, aggressione e furti avvenuti a Bari, si cerca di comprendere come poter intervenire, e se esiste la possibilità di mettere in campo ulteriori azioni per arginare questo fenomeno. E proprio per discutere sul tema a Bari, il viceministro della Giustizia, il barese Francesco Paolo Sisto, ha chiesto e ottenuto un incontro urgente in prefettura per la tarda mattinata di domani.
L'incontro in prefettura
Il vertice nasce dalla sollecitazione ricevuta dal viceministro da parte degli esponenti locali del suo partito, Forza Italia. L’incontro si svolgerà alle 12 e saranno presenti oltre al prefetto di Bari, Antonia Bellomo, anche i vertici delle diverse forze dell’ordine (carabinieri, polizia di Stato e polizia locale su tutti), oltre ad alcuni movimenti cittadini preoccupati per la situazione in città.
La sicurezza sembra essere davvero un problema a Bari, visti gli episodi delle ultime settimane, nonostante il prefetto abbia sottolineato che non si dovrebbero mettere tutti insieme episodi completamente diversi tra di loro facendone un fenomeno.
La lunga lista degli episodi avvenuti in città
Tra gli episodi ci sono quelli in piazza Umberto al ristorante Kiki Fish & Pokè, il tentato furto al ristorante Garden a Carrassi, il furto da Game Stop in corso Cavour (secondo episodio in pochi mesi ai danni della stessa attività), e la spaccata con il furto della cassa e tutto il suo contenuto dal bar Jerome, sempre in corso Cavour. Per non parlare dell’aggressione per rapina di cui è stata vittima una donna di 84 anni in via de Giosa, al quartiere Madonnella. Episodio deprecabile anche perché la vittima non solo è un’anziana, ma ha anche problemi di deambulazione. Il ladro l’ha scaraventata a terra con violenza, causandole lesioni guaribili in 30 giorni.
A furti e rapine si aggiunge quello che sembra invece essere un vero fenomeno, che riguarda non solo il territorio di Bari, ma diverse città in tutta la penisola: quello delle baby gang, o comunque di aggressioni che vedono protagonisti sia come vittime che come aggressori minori o poco più che maggiorenni. Solo qualche settimana fa, presentando una relazione relativa all’anno giudiziario appena trascorso all’inaugurazione dell’anno giudiziario, lo stesso presidente della Corte d’Appello del capoluogo pugliese, Franco Cassano, ha definito la situazione dei delitti in cui sono coinvolti minori come «preoccupante».
E dai dati, oltre ad emergere un aumento quantitativo di quasi tutte le tipologie di delitto, emerge anche con prepotenza una variazione di carattere qualitativo, essendo stato analizzato un «aggravamento delle imputazioni». Ci sono poi gli episodi denunciati dai cittadini che stanno avendo luogo al quartiere San Paolo, con un gruppo di giovanissimi che si sta rendendo responsabile di aggressioni e atti vandalici di vario tipo.
L’ultimo, forse il più grave, pochi giorni fa su un bus Amtab della linea 13, dove il gruppo ha preso di mira una ragazza prima offendendola e sputandole addosso, poi addirittura palpeggiandola. E solo qualche giorno prima, uno studente universitario era stato aggredito da un gruppo di ragazzi in via Re David. Nell’occasione, il pretesto a scatenare la violenza era stato il diniego del giovane alla richiesta di una sigaretta. Una situazione difficile, nonostante i presidi aumentati, per la quale è necessario trovare una soluzione.
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