Bari, aggressioni al Parco 2 Giugno: due arresti. Nei guai due diciottenni e un minorenne indagato

Bari, aggressioni al Parco 2 Giugno: due arresti. Nei guai due diciottenni e un minorenne indagato
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Martedì 15 Marzo 2022, 10:46 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 16:22

Due diciottenni arrestati per rapina, tentata rapina aggravata e continuata, lesioni personali pluriaggravate e violenza privata aggravata. I due, secondo le indagini eseguite dai carabinieri, della Stazione di Bari Carrassi, anche con l'ausilio delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona e l'ascolto di alcuni testimoni, sarebbero responsabili - insieme ad altri giovani - di tre aggressioni, tutte ai danni di minorenni, avvenute il 30 dicembre, il 9 gennaio e il 4 febbraio scorsi al Parco 2 Giugno a Bari.

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Le indagini dei carabinieri

Tre, al momento, le aggressioni riconducibili ai due arrestati.

Nel primo caso i due giovani, entrambi 18enni, insieme a un minorenne, e ad altre quattro persone al momento ignote, avrebbero circondato un 15enne, che si trovava in compagnia di alcuni coetanei, impedendogli di allontanarsi e colpendolo più volte con dei pugni e schiaffi al fine di impossessarsi, senza riuscirci, del denaro e del telefono cellulare. Nello specifico, uno degli indagati avrebbe sferrato anche ripetuti schiaffi all’indirizzo di un altro minorenne, costringendolo ad allontanarsi dal parco.

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Nel secondo episodio, gli stessi indagati, avrebbero costretto un 16enne ad allontanarsi dal parco 2 Giugno dicendo che quella era "zona loro" e ahche avevano già “rotto il naso a uno” e uno degli indagati lo avrebbe colpito con una testata al setto nasale.

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L'ultimo episodio riconducibile ai due indagati invece, risale al 4 febbraio scorso. uno degli indagati si sarebbe impossessato del telefono cellulare di un 13enne accusandolo di aver “guardato in modo maligno” il proprio amico- Poi ha costretto il ragazzino a inginocchiarsi e loavrebbe colpito con un calcio e dei pugni intimandogli di consegnare il cellulare.

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I due 18enni sono agli arresti domiciliari, il minorenne è stato invece indagato a piede libero dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni per “lesioni personali aggravate e continuate” e “minaccia”, per l’aggressione del 19 gennaio scorso, commessa, unitamente ai due 18enni, per “motivi abbietti di mero stampo bullistico”.

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