Aeroporto, caos agli arrivi: proteste dei passeggeri stranieri sbarcati e “bloccati” per il riconoscimento. «Un’ora di attesa ai controlli»

Aeroporto, caos agli arrivi: proteste dei passeggeri stranieri sbarcati e “bloccati” per il riconoscimento. «Un’ora di attesa ai controlli»
di Valter CIRILLO
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Martedì 23 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:37

L’arrivo a pochi minuti di distanza di più voli provenienti da aree extra-Schengen, come Bucarest, Londra e Dublino, ha creato un’affluenza di circa 400 passeggeri nell’aeroporto Internazionale di Bari – Karol Wojtyla nella notte di domenica 21 maggio. Così si è creato un particolare “ingorgo” a seguito della verifica dei documenti d’identità da parte dalla polizia di frontiera, con dei tempi di attesa più lunghi del solito, che di conseguenza hanno creato forti disagi per raggiungere la città con taxi e mezzi pubblici, oltre al traffico di automobili.

Le contestazioni


A seguito dell’accaduto non sono mancate le contestazioni, dirette in primis proprio ai gestori dello scalo di Bari – Palese. «Abbiamo ricevuto diverse accuse per via del flusso di arrivi di domenica – ha commentato Antonio Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia – ma nessuna di queste ha a che fare direttamente con il nostro operato.

Certo le unità disposte da Polizia di frontiera e vigili urbani non erano tali da smistare adeguatamente la gente in aeroporto, ma bisogna riorganizzarsi rispetto l’aumento dei flussi turistici costantemente in aumento». Solo 2 i poliziotti in servizio per i controlli. L’attesa per i passeggeri, soprattutto stranieri, è stata di circa un’ora. Certo non è stato un bel biglietto da visita per Bari che è divenuta ormai una meta turistica ambita. I turisti in città, come si può vedere, sono tanti. Questo ovviamente comporta una riorganizzazione interna, non solo dei punti ricettivi, ma anche delle stesse forze dell’ordine, impegnate a salvaguardare il bene di tutti, le quali si devono adeguare e riadattare. 


«I disagi - prosegue Vasile - sono avvenuti anche per via della questione Ucraina a seguito della quale c’è necessità di fare controlli supplementari. Per snellire le procedure di controllo e agevolare così il lavoro degli agenti di Polizia di frontiera, Aeroporti di Puglia ha partecipato a un bando per l’ottenimento degli gate moderni che permettono il riconoscimento facciale, utilizzate già in molte città europee e probabilmente lo vinceremo. Questo renderà più fluide le operazioni di Polizia e snelliranno le soste nei nostri aeroporti».

Accuse dunque rimandate al mittente. Il lavoro di Aeroporti di Puglia per migliorare i servizi e aumentare i flussi è sempre costante. Tra l’altro è notizia recente che l’aeroporto di Bari abbia superato un traguardo storico: nel 2022, infatti, i passeggeri in arrivo e partenza sono stati 6.190.490, il +11,91% rispetto al totale 2019. Di questi 3.503.774 (+16,57%) si riferiscono ai voli di linea internazionali. Poi è chiaro qualche intoppo può sempre capitare. «Purtroppo c’è anche un tema di coscienza del cittadino che se fuori attende per dei controlli va bene, in casa sua pensa che viene fatto male. Bisogna essere pazienti, che non vuol dire essere trattati male, ma avere rispetto del lavoro altrui, in questo caso della Polizia di Stato prima e dei vigili urbani dopo», conclude Vasile. A quanto spiega il presidente di Aeroporti di Puglia si sta dunque provvedendo a una digitalizzazione dei controlli. Il riconoscimento facciale sarà un grande passo avanti che permetterà di ottenere le documentazioni in maniera più veloce. Tra un mese circa Bari sarà al pari di altri grandi centri europei e disagi come quello accaduto domenica e in altre occasioni non si dovrebbero più verificare. «Le critiche sono sempre positive, ma ritengo che il nostro lavoro, il nostro impegno sia evidente. Ieri ad esempio, su Teams, ci siamo già riuniti per valutare la gestione del G7», conclude.

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