Baby gang aggredisce 13enne: presa a calci e pugni nel giardino

La denuncia dei genitori sui social

Baby gang aggredisce 13enne: presa a calci e pugni nel giardino
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Domenica 26 Febbraio 2023, 20:40 - Ultimo aggiornamento: 21:46

Una nuova aggressione ai danni di due giovanissime è avvenuta a Bari, all’interno del giardino di piazza Garibaldi al quartiere Libertà. Due ragazze di 13 anni, stando a quanto denunciato dal papà di una delle due, dopo essere state avvicinate da un gruppo di cinque coetanee che pretendevano che se ne andassero dall’area verde, sarebbero poi state aggredite. 

La denuncia sui social


Una di loro, la figlia dell’uomo che ha portato alla ribalta dei social la vicenda, non ha riportato lesioni; l’altra invece ha avuto la peggio.

La ragazzina è stata vittima della furia del gruppo che, dopo averle tirato i capelli e averla sbattuta contro le ringhiere del giardino, l’ha colpita con calci e pugni. L’aggressione ha avuto luogo nella serata di sabato e sembra che in quel momento non ci fossero forze di polizia nei pressi del giardino o al suo interno. Da sottolineare che, purtroppo, non è la prima aggressione del genere che avviene in quel luogo. Lo stesso papà, contattato, ci ha tenuto a sottolineare come, sempre lì, qualche mese fa, vittima di un episodio simile era stata la sorellina della tredicenne, all’epoca di soli 9 anni. 

Il racconto


«Sabato sera mia figlia è andata ai giardini di piazza Garibaldi con una sua amica – scrive il papà della giovane - e, mentre giocava sulle giostrine, lei e l’amica sono state avvicinate da un gruppetto di teppistelle che le hanno invitate ad andarsene. Al rifiuto di mia figlia e dell’amica, hanno reagito prendendo di mira l’amica di mia figlia e l’hanno malmenata strappandole ciocche di capelli e sbattendola contro le ringhiere tra pugni e calci». «Di un episodio molto simile – prosegue - fu vittima, sempre ai giardini di piazza Garibaldi, pochi mesi fa, la mia figlia più piccola che quella volta fu direttamente coinvolta nelle percosse subite da un gruppetto di bulletti che infestano quel luogo di giochi». La denuncia via social, come sottolinea il cittadino che ha voluto rilanciarla, è legata alla volontà di «cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli enti di governo a tutti i livelli su una situazione ormai fuori controllo». Diversi sono stati gli episodi di questo tipo denunciati nell’ultimo anno, in diverse zone della città, ma quasi sempre teatro di queste aggressioni sono stati i parchi e i giardini. 


Lo scorso anno le denunce erano arrivate dal parco Due Giugno, dove per un periodo aveva operato una vera e propria baby gang, alcuni membri della quale sono poi stati fermati dalle forze dell’ordine. E dopo l’inaugurazione del parco della ex Caserma Rossani erano state tante le denunce, dai due ragazzi non binari aggrediti da un gruppo che aveva lanciato in testa ad uno di loro una pietra, al giovane che in seguito ad una aggressione razzista aveva perso la funzionalità di un occhio, fino all’episodio che aveva visto due diciassettenni presi di mira nell’indifferenza generale. Tanti episodi che fanno paura sia ai ragazzi, che dopo anni di chiusura dovuti al Covid vorrebbero riprendere in mano la propria vita e non doversi scontrare invece con la violenza, ma anche ai genitori, preoccupati di quanto possa accadere ai propri figli quando escono con gli amici.

«Va benissimo far apparire la nostra città sui media nazionali con serie Tv e apparizioni varie – sottolinea in tal senso il papà della tredicenne - ma sarebbe bene che, oltre a rendere la città attrattiva per chi viene da fuori, la si rendesse vivibile per chi ci vive tutti i giorni. Non è più tollerabile che, in vari punti del nostro centro cittadino, gli spazi verdi pubblici siano occupati da spacciatori e delinquenti che godono di assoluta impunità a poche centinaia di metri dalla prefettura, dalla questura e dal Palazzo di Città». Sempre di più risulta necessario intraprendere «azioni immediate ed efficaci volte a garantire la sicurezza nostra e dei nostri figli nei quartieri in cui viviamo», conclude il papà.
I genitori della giovane aggredita, dopo un primo attimo di spavento, hanno intenzione di sporgere denuncia alle autorità competenti. La speranza è che si possa risalire ai colpevoli delle percosse.

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