Baby gang ferisce un 18enne, pugni per uno sguardo: «Ehi, che c... guardi?»

Da Bari alla sua area metropolitana, dal centro alle periferie, risuona in questi giorni uno stesso allarme

Baby gang ferisce un 18enne, pugni per uno sguardo: «Ehi, che c... guardi?»
Baby gang ferisce un 18enne, pugni per uno sguardo: ​«Ehi, che c... guardi?»
di Nicola MICCIONE
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Domenica 4 Giugno 2023, 19:34 - Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 14:10

Da Bari alla sua area metropolitana, dal centro alle periferie, risuona in questi giorni uno stesso allarme: quello per le baby gang, gruppi di piccoli delinquenti e bande di minorenni dedite ad aggressioni, furti e pestaggi. Una violenza senza direzione né ragione, che esplode contro chiunque capiti sotto tiro. L’ultima vittima delle gang giovanili - il loro agire è un concentrato di invidia e noia - è stato, sabato sera, un 18enne di Palese, quartiere a nord di Bari: a lui è bastato incrociare uno sguardo per scatenare una reazione assurda. «Ehi, che c... guardi?». Scusa? «Che c... guardi» ha insistito quel ragazzo in via Dante, ad angolo con via Sparano, intorno alle 21, assieme ad alcuni suoi amici.

Niente, il giovane non stava guardando niente.

Era a passeggio in compagnia di suo fratello, minorenne, e il suo sguardo si è posato su quel giovane soltanto di sfuggita. E per quell’incrocio casuale il 18enne ha rimediato anche un pugno in pieno volto, prima di essere soccorso dai propri genitori e trasportato al pronto soccorso del Policlinico di Bari. Quelle percosse, fra l’indifferenza dei passanti, hanno lasciato il segno: un labbro spaccato e vistosi ematomi, che gli sono valsi una prognosi di 5 giorni, salvo complicazioni, così come riportata nel referto stilato dagli operatori sanitari.

Le aggressioni

I giovani malviventi, «circa una ventina di ragazzini» secondo alcune testimonianze, sono fuggiti a piedi, mentre l’aggressione, forse “colpa” di uno sguardo di troppo e non nuova a queste latitudini, dove il disagio di questi piccoli delinquenti è diventato degrado, una questione personale che evolve a problema sociale, è stato denunciato ai poliziotti delle Volanti della Questura di Bari che adesso stanno cercando di ricostruire la vicenda visionando anche i filmati delle telecamere del centro in modo da risalire all’esatta dinamica. E se la mamma del 18enne, in un post su Facebook, ha chiesto al sindaco Antonio Decaro «di mettere in sicurezza la zona» perché «è una mamma che te lo chiede», il suo collega di Triggiano, Antonio Donatelli, è alle prese con un altro caso di delinquenza giovanile avvenuto mercoledì scorso, in viale Vanoni, fra la chiesa San Giuseppe Moscati in San Lorenzo e la caserma dei carabinieri, dove una coppia di teppisti (due ragazzi accompagnati da una ragazza, probabilmente coetanei della vittima), giovani violenti e noncuranti del prossimo, divertiti da azioni ai limiti della legalità, avrebbe alzato decisamente il tiro, utilizzando addirittura un coltello, dopo aver cercato un pretesto per aggredire. Ed è così che alla prima occasione utile non hanno esitato a colpire: i due, infatti, dopo aver adocchiato un 16enne che insieme ad altri suoi amici stava passeggiando portando con sé una bicicletta, gli hanno chiesto di poter fare un giro e, al suo rifiuto, non hanno esitato a sfoderare la lama e a sferrare colpi - prima al braccio destro, poi, mentre cercava di scappare, anche al sinistro - contro un ragazzo inerme, incapace di capire cosa stesse accadendo. Incapace di capire il motivo di tanta foga e violenza.

Neppure il tempo di abbozzare una reazione, per la vittima, solo rabbia e paura. E i due in fuga, magari anche un poco divertiti, ringalluzziti dal possesso del coltello sporco di sangue. Il 16enne, ferito, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Fallacara di Triggiano, dove il personale sanitario gli ha saturato i tagli e lo ha dimesso: se l’è cavata con 22 punti di sutura su entrambi gli arti superiori. Decisive, per le indagini, saranno le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, con i carabinieri della Compagnia cittadina che stanno passando al setaccio il contenuto delle videocamere oltre a raccogliere la testimonianza del giovane ferito. Violenza e vigliaccheria si ripetono, da Bari alla sua area metropolitana, dal centro alle periferie.

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