I casi di autismo stanno crescendo. È questo, in sintesi, l'allarme lanciato da Antonio Sanguedolce, direttore generale della Asl di Bari. «In provincia di Bari sono almeno 2mila i minori con problematiche legate a questa condizione - ha detto Sanguedolce - eppure il disturbo dello spettro autistico è ancora sottostimato e difficilmente diagnosticabile e spesso si creano situazioni di disagio per pazienti e familiari».
Si allarga la rete delle "Città amiche dell'autismo"
La notizia arriva nel giorno in cui anche Gravina in Puglia è entrata a far parte delle "Città amiche dell'autismo" in provincia di Bari.
Soddisfazione dal sindaco di Gravina in Puglia, Fedele Lagreca. «Il tema - ha sottolineato Lagreca - è particolarmente sentito, tant’è vero che l’avviso pubblico ha avuto tantissime adesioni. Aderendo alla rete della “Città amiche dell’Autismo” ci consentirà di stare maggiormente accanto a soggetti affetti da autismo e alle loro famiglie».
Il nodo dell'informazione
Sull'autismo, infatti, resta il problema dell'informazione. «La Asl - ha detto il direttore generale Antonio Sanguedolce - si impegna a promuovere attività di formazione finalizzate alla diffusione del progetto e organizzare con personale interno corsi rivolti a famiglie, insegnanti di ogni ordine e grado, con particolare
riferimento ai docenti di sostegno, addetti ai servizi socio-educativi, imprenditori e commercianti e liberi professionisti».
Le azioni della Regione
La Regione Puglia, tramite l'assessorato al Welfare, aveva già portata avanti un progetto di centomila euro per formare i docenti di sostegno e il personale e favorire l'inserimento in ambito scolastico degli studenti affetti da autismo. Un progetto che sta coinvolgendo sei scuole su tutto il territorio regionale, una per provincia. La Regione ha inoltre stanziato altri sei milioni per gli interventi di sostegno delle persone autistiche, come percorsi di assistenza alla socializzazione dedicati ai minori e ai ragazzi fino ai ventuno anni.