Ateneo imbrattato e rifiuti: degrado in piazza Battisti

Ateneo imbrattato e rifiuti: degrado in piazza Battisti
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Domenica 25 Settembre 2022, 05:00

I muri dello storico palazzo dell’Ateneo di Bari imbrattati da scritte di ogni tipo. Le panchine sono sporche, circondate da rifiuti. Alcuni giochi per i bambini mancano. Versa in uno stato di abbandono e degrado piazza Cesare Battisti, una delle piazze più centrali della città, realizzata nel 2011 insieme al parcheggio interrato. Una piazza punto di riferimento degli studenti durante la giornata, ma usata dai malintenzionati soprattutto di sera e di notte. Lo sanno bene i residenti che ormai, appena cala il buio, cercano di non attraversarla e preferiscono “allungare” percorrendo strade più sicure.


«Il problema fondamentale di questa piazza – spiega Stefano Milano, consigliere di municipio e rappresentante del comitato di residenti e commercianti di piazza Cesare Battisti - è l’illuminazione che attualmente non è idonea».

Ci sono ben 113 lampioni ma sono bassi e con luci fioche. «La zona è buia e i residenti hanno paura ad attraversarla – spiega ancora Milano – abbiamo ricevuto tante lamentele e abbiamo chiesto più volte di sostituire quei lampioni con luci più forti, anche a led, per consentire il risparmio energetico, ma almeno più forti, come ad esempio quelle che sono presenti in piazza Umberto».

La battaglia di residenti e commercianti


Una richiesta che è stata inoltrata ormai da anni. Milano, così come i residenti e i commercianti, si batte da anni per una maggiore sicurezza della zona. Una battaglia che è cominciata molto prima della realizzazione della nuova piazza, quando non c’era ancora il parcheggio ma un cantiere “palude” rimasto bloccato per anni. Poi con la ripartenza dei lavori e la successiva conclusione, sono cominciati i problemi legati proprio alla sicurezza. Piazza Cesare Battisti è cambiata profondamente rispetto alla vecchia piazza tra l’Ateneo e i palazzi di Giurisprudenza e di Lingue, dove ancora transitavano le auto e c’erano i parcheggiatori abusivi che “comandavano”. «Con il buio aumentano gli atti di vandalismo – prosegue Milano - ci sono almeno dieci lampioni che non funzionano, forse rotti da qualcuno. E la mattina si contano ogni volta i danni: marmi rotti, panchine deturpate, ancora scritte ovunque. E’ un problema serio per il quale chiediamo risposte da parte dell’amministrazione comunale».


Piazza Cesare Battisti si unisce al lungo elenco di luoghi di aggregazione ormai abbandonati. Primo tra tutti la vicina piazza Umberto, dove l’illuminazione è stata migliorata, ma i problemi restano. «Un bene storico abbandonato, in attesa dei lavori di restauro, piazza Umberto rimane invivibile – scriveva qualche giorno fa il comitato di piazza Umberto - anni di denunce, manifestazioni contro l’abbandono e degrado. Ogni giorno vediamo uno scenario alquanto stomachevole, nelle piazze storiche Umberto e Moro: fanno parte del centro cittadino ma di fatto quando si attraversano sembrano una periferia abbandonata, senza alcun controllo, una manutenzione del verde scadente, una manutenzione edilizia inesistente, basta vedere le panchine rotte e i cordoli dei marciapiedi sparsi per le aiuole». Poi ci sono le fontane che perdono acqua, i giochi per i bambini usati come bagni pubblici, bidoni della spazzatura rotti e rifiuti di ogni genere (cartongesso, materassi, mobili, computer, stampanti) in strada e nelle aiuole. «Stanchi di tutto questo rivolgiamo l’ennesimo appello all’amministrazione comunale affinché intervenga con urgenza. A breve il comitato organizzerà una iniziativa cittadina di sensibilizzazione», concludevano i residenti e i commercianti.

Degrado anche in piazza Moro


E così come piazza Umberto anche piazza Moro versa nelle medesime condizioni, con aiuole usate come rifugi di senzatetto, piene di rifiuti e in alcuni casi anche di siringhe. Non mancano i problemi legati alla sicurezza, con aggressioni soprattutto nella zona del capolinea Amtab. I controlli delle forze dell’ordine sono stati potenziati, ma i residenti continuano ad avere paura. 

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