Liste d'attesa infinite: tempi lunghi per le “urgenze”

Liste d'attesa infinite: tempi lunghi per le “urgenze”
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Martedì 21 Febbraio 2023, 05:00

Oltre 150 giorni di attesa per una “Risonanza magnetica all’addome inferiore e scavo pelvico”; 125 per una “Risonanza di encefalo e tronco encefalico, giunzione cranio spinale e relativo distretto vascolare”; 142 per una “Colonscopia totale con endoscopio flessibile”; 131 per una “Esofagogastroduodenoscopia”. Ma peggio di tutti se la passerà chi deve sottoporsi a una “Prima visita gastroenterologica”: i giorni salgono a 267. 
Liste d’attesa: ci risiamo. I numeri sono del monitoraggio della Regione Puglia su dati elaborati da Innovapuglia a partire dai flussi caricati sul sistema Cup al dicembre 2022. Questi, in particolare, riguardano le prestazioni sanitarie prenotate nei presidi sanitari della Asl Bari e nelle strutture private accreditate. Il periodo di riferimento va dal 3 al 7 ottobre dello scorso anno. Su un totale di 8749 prestazioni prenotate di “primo accesso”, solo 7449 sono state eseguite «con garanzia di tempi massimi, secondo quanto riportato nel Piano nazionale per il governo delle liste d’attesa», si evince dal report. 

L'urgenza


Stando al Piano nazionale, una prestazione sanitaria urgente dovrebbe essere eseguita a tre giorni dalla prenotazione.

Da ciò che si evince dal monitoraggio, questo accade solo in pochi casi: tre giorni per una “Tac al cranio”, due per quella del “Rachide e dello speco vertebrale cervicale”; un giorno solo per una “Tac del rachide e dello speco vertebrale toracico, lombosacrale, di bacino e articolazioni sacroiliache” e una “Ecografia monolaterale della mammella”. Appena superiore ai giorni massimi di attesa, solo – si fa per dire – cinque, invece, per una “Mammografia monolaterale”. Per il resto, la media dell’erogazione delle prestazioni va dal mese e mezzo ai due mesi e mezzo. Salvo i casi di cui sopra, in cui si arriva ai nove mesi. 

La priorità B


Non cambia di molto la situazione quando sulla richiesta medica la classe di priorità è B, ovvero “breve”: la prestazione quindi deve essere erogata in un massimo di dieci giorni. Nella maggior parte dei 69 casi erogati dal servizio sanitario regionale nel territorio della Asl di Bari, si arriva fino a 196 giorni di attesa per un “Test cardiovascolare da sforzo con cicloergometro o con pedana mobile”. Sono invece 189 e 186 i giorni che si devono attendere per una “Risonanza di addome inferiore e scavo pelvico sena o con liquido di contrasto” e una “Prima visita gastroenterologica”. Centossessanta per una “Colonscopia con endoscopio flessibile”; 128 e 100 giorni per una “Esofagogastroduodenoscopia” e una “Esofagogastroduodenoscopia con biopsia in sede unica”. Le prestazioni che invece si possono avere in dieci giorni sono una “Visita fisiatrica” (sei giorni), una “Tac del torace” (undici giorni), “dell’addome superiore” (tre giorni), “del cranio” (sette giorni), “del rachide e dello speco vertebrale cervicale” (tre), del “rachide e dello speco vertebrale toracico senza e con liquido di contrasto” e del “rachide e dello speco vertebrale lombosacrale senza liquido” (nove giorni), del “bacino e delle articolazioni sacroiliache” (cinque); e una “Risonanza magnetica della colonna” (due giorni). Il resto delle visite prevedono tempi d’attesa che i attestano intorno a una media di 35 giorni. 


Priorità “D”, differite: da 30 giorni per una “Visita endocrinologica” si passa a 85 e a 188 per una “Prima visita gastroenterologica”. Da 60 giorni per una “Tac del rachide e dello speco vertebrale toracico” si passa a 204, a 362 (quasi un anno) per una “Risonanza di addome inferiore e scavo pelvico”, a 226 se la si deve fare con liquido di contrasto. 
Quattro mesi, invece, sono previsti per le richieste con classe di priorità “P”, ovvero quelle programmate. In questo caso si aspettano 148 giorni per una “Mammografia monolaterale”; 263 per una “Risonanza magnetica di encefalo e tronco encefalico, giunzione cranio spinale e relativo distretto vascolare senza e con liquido di contrasto”, 217 per una “Ecografia monolaterale alla mammella”; 205 per una “Colonscopia totale,” 182 per una “Esofagogastroduodenoscopia”. 

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