Amministrative, la Cgil "obbliga" a votare i candidati del Pd. Caos a Santeramo: il partito prende le distanze. Il sindacato: estranei ai fatti

Amministrative, la Cgil "obbliga" a votare i candidati del Pd. Caos a Santeramo: il partito prende le distanze. Il sindacato: estranei ai fatti
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Lunedì 23 Maggio 2022, 20:20 - Ultimo aggiornamento: 21:24

Nella sede della Cgil di Santeramo in Colle, in provincia di Bari, compare un cartello con "l'obbligo" di votare i candidati Pd. E il partito prende le distanze. Ma la Cgil ribatte: «E’ fin troppo evidente che non possa trattarsi di una iniziativa nota alla Cgil. Verifiche per individuare i responsabili».

Il cartello all'interno della sede della Cgil

Alle prossime elezioni amministrative - il 12 giugno - infatti si presenterà anche una candidata della Cgil. Un'occassione che il sindaco non ha voluto "perdere" obbligando  "I nostri utenti tutti che si servono dei nostri servizi sono obbligati in questa occasione al sostegno dei nostri referenti nelle persone di..." e seguono nomi e foto dei candidati dem.

La posizione del Pd

Un "suggerimento" che non è piaciuto al Partito Democratico cittadino che ha preso le distanze. "Il Partito Democratico di Santeramo sempre corretto nello svolgimento della campagna elettorale - legge in una nota -, appena venuto a conoscenza di un volantino invitante al voto impropriamente affisso presso la sede della CGIL, è intervenuto per la sua immediata rimozione".

In un lungo post su facebook i dem condannano il comportamento «di chi ha contravvenuto alla buona norma di tenere ogni sindacato al di fuori della contesa elettorale.

Il Partito Democratico è impegnato a trattare temi quali la centralità della persona, il lavoro, il sostegno alle famiglie, della questione ambientale, del diritto alla salute, del sostegno ai disabili e dell'integrazione del migrante».

Quindi l'invito agli elettori ad un voto responsabile «basato sulla attenta valutazione dei programmi e dei candidati, sulla loro competenza e storia personale auspicando una scelta consapevole e libera».

La risposta della Cgil

«E' fin troppo evidente che non possa trattarsi di una iniziativa nota alla Cgil», commenta la segretaria generale della Cgil di Bari Gigia Bucci. E mentre il manifesto è stato immediatamente rimosso, il sindacato annuncia delle verifiche: «Stiamo facendo le opportune verifiche -  prosegue Gigia Bucci - e qualora dovessimo individuare delle responsabilità adotteremo eventuali provvedimenti.  Ma è talmente non verosimile la possibilità che il sindacato dia indicazioni di voto, da doversi ricondurre una siffatta condotta  ad una improvvida iniziativa di qualcuno a titolo personale - conclude la segretaria - che abbiamo immediatamente stigmatizzato e fatto rimuovere perché come sempre rispettosi difensori delle regole democratiche soprattutto in momenti delicati come quelli delle competizioni elettorali. Quindi si evitino speculazioni».

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