Sos sicurezza al Policlinico e al pediatrico: «Troppi furti e aggressioni»

Sos sicurezza al Policlinico e al pediatrico: «Troppi furti e aggressioni»
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Lunedì 27 Febbraio 2023, 21:48 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 13:00

Reparti trasformati in vere e proprie terre di nessuno nelle quali entrare, anche per chi non ha alcuna autorizzazione, è facilissimo. Così come commettere reati, come per esempio furti e aggressioni ai danni del personale sanitario ma anche dei pazienti ricoverati. 


La situazione sarebbe diventata particolarmente difficile al Policlinico e all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari come dimostrerebbero «numerose denunce per furti e aggressioni presentate dagli operatori» ai rappresentanti sindacali, ma anche alle forze dell’ordine. L’accusa arriva dal segretario territoriale di Cisl–Fp, Michele Schinco, che ha deciso di mettere nero su bianco l’emergenza scrivendo una lettera indirizzata a direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera. L’oggetto è, appunto, il «grave stato di insicurezza conseguenziale a furti e aggressioni» all’interno dei due poli sanitari del capoluogo pugliese. Le segnalazioni di episodi di questo genere sono «innumerevoli», sostiene il sindacalista, e alcune denunce sono state presentate anche al alocale posto di carabinieri presente all’interno dell’azienda».

La denuncia del sindacato


Secondo il sindacato, alcuni ambienti come per esempio spogliatoi riservati ai medici, ambulatori e particolari padiglioni ospedalieri sono del tutto privi di controllo e così «sempre più spesso per i malintenzionati sarebbe facile entrare e rovistare tra armadietti e cassetti per portare via ai pazienti e agli stessi dipendenti gli oggetti di valore».

I furti sarebbero ormai all’ordine del giorno anche perché i reparti, spiega ancora il sindacalista, «sono frequentati da gente che vaga da una unità operativa all’altra alla ricerca di possibili bottini di refurtiva da portare a casa». Una situazione difficile, che genera paura «perché nei casi in cui il personale sanitario ha provato ad avvicinare gli estranei e a chiedere conto della loro presenza nei reparti, ha finito per ricevere minacce o addirittura aggressioni», riferisce ancora Schinco. 

La richiesta


Di qui una richiesta molto precisa: trovare al più presto soluzioni efficaci per risolvere l’emergenza, facendo anche ricorso «all’aumento della vigilanza notturna all’interno dei vari reparti o servizi e per dare sicurezza a tutto il personale dipendente in servizio in tempi celeri”». Il sindacalista precisa infatti che «il personale dipendente deve cercare di operare con la garanzia di poter essere tutelato con la massima sicurezza nel proprio luogo di lavoro al fine di fornire la migliore assistenza possibile ai pazienti ricoverati o chi raggiunge tale presidio in quanto bisognoso di cure», un’esigenza che l’escalation di reati commessi all’interno degli ospedali rischia di vanificare. Il sindacato propone, ancora, «l’immediata implementazione di un tavolo tecnico alla presenza della dirigenza aziendale e dei rappresentanti dei lavoratori al fine di trovare soluzioni condivise, in modo da fornire tempestive e palpabili risposte che mettano al riparo cittadini e lavoratori da un fenomeno divenuto intollerabile per chi si reca in ospedale per cure o per svolgere la propria professione». Schinco ribadisce inoltre che «l’ospedale non può essere il supermarket del malaffare, della criminalità e del vandalismo», l’augurio è quindi che «questa volta l’urlo di rabbia di utenti e lavoratori da noi raccolto e riprodotto non rimanga inascoltato, auspichiamo in tempi brevi una convocazione in merito a quanto sopra, al fine di poter ripristinare in tempi brevi la serenità lavorativa di chi è dedito all’assistenza di utenti bisognosi di cure».

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