Torna l’allarme alga tossica in Puglia. Sono tre le aree nella nostra regione in cui la Ostreopsis ovata risulta molto abbondante: a Bari in località Lido Trullo dove si registrano 1.105.323 cellule per litro e nel Fasanese, esattamente a Forcatella 126.205) e a Torre Canne (40.209. Sul resto del litorale regionale l’alga non desta preoccupazione: scarsa presenza a Vieste (Foggia), a Molfetta, Monopoli, Santo Spirito (Bari), San Cataldo (Lecce) e Torre Columena (Taranto). L’alga tossica è arrivata in Puglia nel 2000, introdotta accidentalmente nel Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi. Si sviluppa abbondantemente durante i mesi estivi. I fattori ambientali che facilitano la proliferazione sono: alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni.
Alga tossica, cosa può succedere
Può provocare malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell’aria).