«Picchiato a scuola per una nota»: il racconto choc del professore. Aggressori identificati, mamme e preside denunciano: «C'è ben altro»

«Picchiato a scuola per una nota»: il racconto choc del professore. Aggressori identificati, mamme e preside denunciano: «C'è ben altro»
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Mercoledì 5 Ottobre 2022, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 13:03

È stato picchiato, preso a schiaffi e spintonato per aver messo la nota a una studentessa. La storia, non di certo la prima, di violenza su un docente arriva da Bari e dal quartiere San Paolo. L'episodio è avvenuto una decina di giorni fa nell'istituto (alberghiero) Ettore Majorana di Bari. Il professor Vincenzo Amorese è stato preso a schiaffi da "due balordi" che volevano vendicare una diciassettenne a cui lui aveva inflitto una nota. A raccontare la vicenda è lo stesso docente di diritto ed economia al Corriere del Mezzogiorno.  In seguito alla denuncia, indaga la Polizia di stato: secondo una prima ricostruzione si tratterebbe di due ragazzi esterni all'istituto. I due sarebbero già stati identificati.

La denuncia delle mamme

Alcune mamme avevano però presentato - non si sa se prima dell'episodio o contestualmente - presso i carabinieri anche una denuncia per "comportamenti non corretti" da parte dello stesso prof.

Il racconto choc: «Sono entrati a scuola e mi hanno riempito di schiaffi»

«Ho il terrore solo a pensare di poter ritornare in quella scuola dove due balordi non hanno esitato a riempirmi di schiaffi senza che io potessi spiegare nulla né difendermi, entrando impuniti a scuola e andati via come se nulla fosse accaduto» racconta il professore, che adesso non ha intenzione di tornare a scuola.

E probabilmente prenderà un congedo. In due sono entrati a scuola, hanno raggiunto il primo piano e hanno messo le mani addosso al docente. L'unica sua colpa? Aver inflitto una nota. E pensare che quest'anno Amorese è rientrato in Puglia, dopo 16 anni di insegnamento al Nord. Chissà che non si sia pentito.

La preside: racconto non veritiero

«La vicenda non è come è stata raccontata dal professore. C'è ben altro. Lui ha avuto atteggiamenti non corretti». È quanto ha dichiarato all'Ansa la dirigente scolastica dell' Istituto Majorana« di Bari, nel quartiere San Paolo, Paola Petruzzella, intervenendo sulla presunta aggressione in aula denunciata da un docente di Diritto ed Economia. »Ci sono ancora indagini in corso, per cui non posso essere dettagliata. Io ho comunque approfondito la vicenda - ha aggiunto - ascoltando le alunne. Quello che lui ha dichiarato non corrisponde al vero. Per niente. Lui ha avuto dei comportamenti che non sono consoni ad un docente».

«Questo è quello che emerge dalle mie indagini e poi tra l'altro - afferma la dirigente - i genitori della ragazza hanno fatto una denuncia ai carabinieri dove hanno fatto altre dichiarazioni. Da parte nostra c'è la massima collaborazione con le forze dell'ordine«. Il docente, come confermato dalla dirigente scolastica, dopo la presunta aggressione, avvenuta il 23 settembre scorso, non è ancora rientrato a scuola».

Le reazioni

“Neanche il tempo di rimarcare l'importanza della figura dell'insegnante nella giornata che dovrebbe celebrarla in tutto il mondo, che purtroppo la cronaca ci restituisce una brutta realtà, fatta di violenza, di umiliazione, di atteggiamenti mafiosi ai danni proprio di un insegnante. È di pochi minuti fa la notizia di una aggressione avvenuta in una scuola di Bari ai danni di un professore che è stato prima insultato e poi picchiato durante l'orario di lezione in classe, davanti ai suoi alunni, da due delinquenti entrati indisturbati nell'edificio scolastico. La sua colpa? Quella di aver messo una nota ad una studentessa irrequieta che poi si sarebbe vendicata chiamando i due individui. Mi recherò personalmente nelle prossime ore in quella scuola per portare solidarietà all'intera comunità scolastica e ribadire la fermezza dello Stato nel rispondere con determinazione e durezza a chi ha umiliato e picchiato Vincenzo, professore di 57 anni tornato in Puglia dopo aver insegnato al Nord per 20 anni". Così il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, della Lega, appena riconfermato deputato nel collegio uninominale di Altamura. 

«Al prof. Vincenzo Amorese, a nome della Cisl Scuola tutta e mio personale, esprimo la piena solidarietà per l'indegna aggressione subìta alcuni giorni fa. Abbiamo appreso che mentre teneva una lezione agli alunni in una classe dell'Istituto superiore E. Majorana, nel quartiere San Paolo a Bari, è stato raggiunto da due persone che sono entrate nella scuola e, senza alcun controllo, lo hanno raggiunto in classe al primo piano e picchiato». Lo afferma in una nota il segretario generale Cisl Scuola Puglia, Roberto Calienno. «Il nostro sdegno profondo, al di là delle possibili considerazioni di come mai sia potuto accadere tanto in una scuola, va - aggiunge - a chi compie azioni come questa: farsi 'giustizià da solo, usare violenza verso altri e pensare di non incorrere in conseguenze penali». «La nostra vicinanza, altresì, va alle componenti dell'Istituto. Va a studentesse e studenti cui dev'essere garantito, ed è compito di noi grandi, ognuno per lo specifico ruolo, che le scuole siano un ambiente sano, protetto e permeato di legalità, di civiltà. Dove - conclude Calienno - non possa accadere, non deve accadere a un docente, o ad altro dipendente, ciò che è accaduto al prof Amorese».

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