Accademia delle Belle Arti, un progetto per una struttura interconnessa con la città

Accademia delle Belle Arti, un progetto per una struttura interconnessa con la città
di Elga MONTANI
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Sabato 18 Giugno 2022, 08:02

Bari festeggia i 50 anni dell'Accademia delle Belle Arti e lo fa con un evento al Piccinni per illustrare il futuro dell'istituto, rappresentato innanzitutto dalla nuova sede che verrà realizzata all'interno dell'ex Caserma Rossani. Anche se non sono mancate le polemiche, sollevate dal discorso di una studentessa, e da una manifestazione di protesta presente in piazza Prefettura. «A 50 anni tutti di solito fanno i bilanci - ha sottolineato il sindaco Decaro - di quello che abbiamo fatto, quello che abbiamo potuto fare, e quello che vorremmo fare per il futuro».

Futuro e nuova sede

E il futuro dell'Accademia a Bari è rappresentato anche dalla nuova sede, di cui durante l'evento è stato illustrato il progetto definitivo da 20 milioni. «L'intervento a cui stiamo lavorando ha aggiunto il sindaco prevede la realizzazione della nuova sede dell'Accademia all'interno di tre dei principali edifici presenti nell'area della ex caserma Rossani. Le scelte progettuali sono state condivise con la Soprintendenza e, in fase di elaborazione, si è tenuto conto delle esigenze funzionali e quantitative dell'Accademia per garantire la massima funzionalità tarata sulle specificità delle attività».

Il progetto nello specifico è stato presentato dall'assessore Giuseppe Galasso, e dai progettisti dello studio Isola Architetti. «Si tratta di un intervento di restauro e recupero di altissimo profilo spiega Galasso - il luogo che ospiterà l'Accademia delle Belle Arti è un luogo nevralgico, a due passi dalla stazione. Un luogo che i baresi non hanno nella loro memoria mai vissuto. Realizzata nel 1908, la caserma Rossani ha funzionato per 83 anni, fino al 1991, per poi essere dismessa nel 1998. Per un ventennio è andata nel dimenticatoio, poi nel 2008 grazie all'amministrazione è stata acquisita al patrimonio del Comune. Da allora è iniziata una programmazione che ha visto concretizzare i primi risultati, con l'apertura dell'Urban Center e l'inaugurazione del parco. Abbiamo realizzato il polo bibliotecario e la mediateca, che a breve apriranno.

L'Accademia si trova all'interno di tutto questo con tre nuovi edifici, che andranno a circoscrivere la piazza d'armi, facendola ora diventare una piazza d'arti».

La nuova accademia si colloca in una posizione strategica, e centrale rispetto alla città di Bari.

Una struttura interconnessa

Nell'idea dei progettisti non si tratta di una struttura chiusa in sé stessa, ma interconnessa con la città. Una struttura, quindi, pensata non solo per gli studenti, ma per essere un luogo vissuto da tutta la cittadinanza. Il fabbricato D ospiterà il teatro che avrebbe dovuto all'inizio essere solo un'aula magna, e le aule. Dallo studio Isola Architetti sottolineano: «Per quanto riguarda il fabbricato D abbiamo dovuto modificare le strutture preesistenti, per creare un luogo adatto ad essere il centro della nuova Accademia delle Belle Arti». Il fabbricato H, invece, che per la sua struttura originaria non permetteva modifiche eccessive, sarà la sede di altre aule ma principalmente della direzione dell'accademia con gli studi dei docenti. Il fabbricato H avrà una copertura verde, per mitigare l'eccessivo calore e continuare l'idea di parco esteso. Il tetto sarà, quindi, coltivato a prato.

Infine, il fabbricato E sarà la sede dei laboratori, con un intero piano soppalcato, che ha permesso di raddoppiare la superficie disponibile. Il progetto è nella fase definitiva, obiettivo è arrivare al progetto esecutivo, da mandare in gara, entro la fine dell'anno, inizio del 2023, così da poter iniziare i lavori il prossimo anno. Durante la cerimonia, sul palco è salita Alessandra Rivelli Antezza, studentessa membro della consulta accademica, che ha posto l'attenzione su diverse criticità, prime tra tutti le difficoltà degli studenti a basso reddito, che con le borse di studio non riescono a pagare tutto quello che serve per vivere e frequentare al meglio l'accademia, e le difficoltà degli stessi studenti di avere un futuro, in quanto spesso dopo l'accademia a Bari è difficile trovare un vero lavoro retribuito. Una polemica che lo stesso Michele Mirabella, già presidente dell'accademia, e ospite dell'evento, ha fatto sua, sottolineando, tra le altre cose, che lo stesso teatro in cui ci si trovava, il Piccinni, era stato riaperto, per essere poi subito chiuso e non utilizzato.
 

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